Appunti del primo meeting su Power BI e refresh dei dati sul cloud

Continuiamo a esplorare l’utilità della Power Bi nei rapporti con la clientela: vediamo come funziona in pratica la condivisione dei rapporti durante i meeting.

power biNel precedente articolo dal titolo “Il primo meeting di studio su Power BI con il cliente”, il consulente Luca è riuscito a creare un layout specifico del suo primo report Power BI per i dispositivi mobili, in modo da mostrare Power BI ai suoi soci in tutta la sua potenza e flessibilità.

 

Un meeting coi clienti e Power Bi…

Il meeting con Power Bi ha avuto un grande successo, i suoi soci (Dante Alighieri e Francesco Petrarca) sono rimasti impressionati dalla semplicità e dall’estetica accattivante.

Luca ha mostrato in proiezione durante il meeting il report sul cloud dal pc, poi dal suo cellulare. Ha fatto vedere che in contemporanea poteva filtrare il report dal pc e dal cellulare usando filtri differenti.

Ha poi chiesto ai suoi soci di aprire il link di condivisione dal pc e dal cellulare (dopo avere loro fatto installare sul tablet e sul cellulare l’app gratuita da Play Store di Android) in modo che anch’essi potessero visualizzare ed interagire col report, con dispositivi pc fisso o portatile e con tablet o cellulare.

I suoi soci hanno accettato con entusiasmo che Luca si dedichi ad approfondire la tematica delle potenzialità di Power BI per creare un sistema di reportistica per lo studio che mostri le performance.

In questo modo lo studio farà esperienza e si presenterà dal primo cliente avendo già fatto una prima esperienza pratica.

Durante il meeting sono emersi diversi i primi spunti di approfondimento e Luca si è preso l’onere di approfondirli e di informarne i colleghi:

  • verificare se sia possibile condividere con i suoi soci di studio un’intera area di lavoro (con tutti i report in essa contenuti automaticamente inclusi), un modo più pratico rispetto ad un link per ogni report;
     
  • verificare se sia possibile condividere un report o un’intera area di lavoro con un utente esterno allo studio (un cliente che non ha implementato Power BI, per esempio);
     
  • nell’ipotesi che il cliente abbia già Power BI, è possibile per Luca col suo utente di studio pubblicare da Power BI Desktop sul cloud del cliente? Saranno due domini diversi (quello di Luca @studioimmaginario.it e il dominio del cliente @clienteimmaginario.it)

Il giorno dopo il meeting, Luca si prepara ad approfondire le tematiche ma riceve una telefonata da uno dei due soci che avevano partecipato al meeting.

Nella telefonata, il socio lamenta che il report che aveva visionato il giorno precedente è rimasto tale, non ci sono nuovi dati.

“Non dovrebbero, oggi, essere presenti anche i dati della giornata di ieri?”, chiede.

Luca è colto alla sprovvista, non ci aveva pensato. Riflette sull’architettura del sistema che ha implementato:

Immagine 1

power bi
Dunque, pensa Luca, dovrei aggiornare i dati sul progetto (file .pbix) sul mio PC e poi pubblicare di nuovo? Se fosse così sarebbe piuttosto scomodo!

Intanto prova a farlo per risolvere subito: da Power BI Desktop apre il progetto, clicca “Aggiorna” e aspetta qualche secondo. Adesso il report include anche i dati del giorno precedente e quelli del giorno stesso.

Luca preme “Pubblica” e chiama il suo socio chiedendogli di riverificare. Il suo socio Dante conferma che adeso vede i dati fino al momento stesso della chiamata, soddisfatto.

Luca, invece, è piuttosto confuso: non può funzionare così, altrimenti cosa dovrebbe fare una volta messo in piedi il sistema con i clienti (e anche col suo studio): passare la giornata ad aprire i progetti, cliccare “Aggiorna” e “Pubblica”? Deve esserci un altro modo.

Luca si documenta e scopra che un piccolo software chiamato gateway permette di aggiornare i dati sul cloud in modo automatico, ad orari prefissati, o di leggere i dati in “tempo reale” direttamente dalla sorgente.

La prima modalità si chiama Import (ed è quella che Luca ha usato ma senza chiudere il giro dell’aggiornamento dei dati), la seconda DirectQuery.

In ognuna delle due, serve il gateway se si vuole che i dati sul cloud siano aggiornati, rispettivamente ad orari prefissati o di continuo, andando nel secondo caso sempre direttamente alla sorgente per fare i calcoli degli indicatori ed aggiornare le anagrafiche dei clienti e così via.

OK, Luca ha capito che la soluzione c’è. Si tratta solo di capire i pro e contro delle due modalità di lavoro, sceglierne una ed implementarla.

Al prossimo articolo!…(L’architettura di Power BI, il report in cloud e la modalità DirectQuery)

 

 

A cura di Francesco Bergamaschi

Martedì 14 febbraio 2023

 

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