Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge di Bilancio 2023 diviene operativo il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori subordinati con il riconoscimento di una riduzione di tre punti percentuali dei contributi a carico del lavoratore la cui retribuzione non supera i 25.000 euro annui e con la conferma della riduzione di due punti percentuali per i redditi che superano i 25.000 euro ma non i 35.000 euro.
Taglio del cuneo fiscale: la normativa valida per il 2023
In buona sostanza la Legge di Bilancio 2023 (Legge n.197-2022) è intervenuta in materia di taglio del cuneo fiscale con le seguenti modalità operative:
- soggetti a cui si applica la norma: la riduzione contributiva si applica a tutti i rapporti di lavoro dipendente, pubblico e privato, con l’esclusione dei rapporti di “lavoro domestico”;
- aumento della riduzione del cuneo al 3%: prevista una riduzione pari al 3% del cuneo contributivo per i redditi fino a 25 mila euro (retribuzione imponibile mensile compresa la tredicesima fino a 1.923
euro);
Nota: si delinea pertanto un risparmio mensile di 41,15 euro, e annuo di 493,85 euro dal taglio del cuneo contributivo del 3% per le retribuzioni lorde di 25 mila euro.
- conferma del taglio del cuneo pari al 2%: viene confermato il taglio del cuneo in vigore per l’anno 2022 nella misura pari al 2% per le retribuzioni fino a 35 mila euro (imponibile mensile compresa la tredicesima fino a 2.692