Riforma della Giustizia Tributaria: la Quinta Magistratura secondo il Governo

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un proprio disegno di legge recante “Disposizioni in materia di giustizia e di processo tributario”, con la relativa relazione illustrativa.
Il suddetto disegno di legge sarà presentato quanto prima alle Commissioni Seconda e Sesta del Senato dove sono in discussione altri sette disegni di legge.
Ecco le prime indicazioni su come il Governo intende cambiare il Processo Tributario.

quinta magistratura

Il Consiglio dei Ministri, sollecitato dalla scadenza del 31 dicembre 2022 prevista dal PNRR e dopo due Commissioni interministeriali, in data 17 maggio 2022, ha finalmente approvato il disegno di legge recante “Disposizioni in materia di giustizia e di processo tributario”, con la relativa relazione illustrativa, allegato al presente articolo.

Il suddetto disegno di legge sarà presentato quanto prima alle Commissioni Seconda e Sesta del Senato dove sono in discussione altri sette disegni di legge, tra cui i due disegni di legge n. 243 e 1243 cui ho partecipato, come fatto presente nella mia audizione al Senato di martedì 05 aprile 2022.

Con il presente articolo fornisco un primo commento sommario delle principali novità governative, con la speranza, però, che il Parlamento, in sede di approvazione definitiva, apporti le necessarie modifiche per avere finalmente una giustizia tributaria terza ed indipendente, come tassativamente previsto dall’art. 111, secondo comma della Costituzione.

 

La nuova speciale giurisdizione tributaria (Quinta Magistratura)

La nuova giurisdizione speciale tributaria sarà esercitata dai magistrati tributari e dai giudici tributari nominati presso le Commissioni tributarie provinciali e regionali, presenti nel ruolo unico di cui all’articolo 4, comma 39-bis, della legge 12 novembre 2011, n. 183, alla data del 1° gennaio 2022.

I magistrati tributari dovranno superare un pubblico concorso, scritto ed orale.

L’organico dei magistrati tributari togati sarà individuato in 450 unità presso le Commissioni tributarie provinciali e 126 unità presso le Commissioni tributarie regionali (Toltale 576, rispetto ai 2.800 giudici tributari onorari attuali).

In sostanza, il nuovo organico sarà composto da:

  • Magistrati tributari togati, a tempo pieno, vincitori di concorso pubblico;
     
  • Giudici tributari onorari, presenti nel ruolo unico nazionale alla data dell’01 gennaio 2012 (ruolo destinato a diventare un ruolo ad esaurimento).

In questo modo, nasce timidamente la Quinta Magistratura, come vado sollecitando da oltre 25 anni, con giudici professionali ed a tempo pieno.

E’ istituito il ruolo unico nazionale dei componenti delle commissioni tributarie, tenuto dal Consiglio di presidenza della giustizia tributaria (art. 4, comma 39-bis. Legge n. 183/2011).

“Nel ruolo unico sono inseriti, ancorché temporaneamente fuori ruolo, i componenti delle commissioni tributarie provinciali e regionali, nonché i componenti della commissione tributaria centrale, in servizio alla data di entrata in vigore del presente comma.

I componenti delle commissioni tributarie sono inseriti nel ruolo unico secondo la rispettiva anzianità di servizio nella qualifica.
I componenti delle commissioni tributarie nominati a partire dal concorso bandito il 3 agosto 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 65 del 16 agosto 2011, sono inseriti nel ruolo unico secondo l’ordine dagli stessi conseguito in funzione del punteggio complessivo per i titoli valutati nelle relative procedure selettive.

A tale ultimo fine, relativamente al concorso bandito il 3 agosto 2011 si prescinde dalla scelta effettuata dai candidati in funzione delle sedi di commissione tributaria bandite; ai fini della immissione in servizio di tali candidati resta in ogni caso fermo quanto disposto dal comma 39.

In caso di pari anzianità di servizio nella qualifica ovvero di pari punteggio, i componenti delle commissioni tributarie sono inseriti nel ruolo unico secondo l’anzianità anagrafica.

A decorrere dall’anno 2013, il ruolo unico è reso pubblico annualmente, entro il mese di gennaio, attraverso il sito istituzionale del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria.”

Ciò si traduce in una duplice affermazione:

  • non si faranno più nuovi giudici onorari;
     
  • e quelli sino all’01-01-2022 presenti nel ruolo unico (entro i 70 anni di età) dovranno assicurare il funzionamento della giurisdizione fino al completamento della loro carriera, valorizzando dunque le figure professionali esistenti.
     
  • Si stabilisce, inoltre, che ai nuovi magistrati tributari assunti con concorso pubblico si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni dell’ordinamento giudiziario in tema di incompatibilità (artt. 16, 17, 18 e 19 del Regio Decreto n. 12/1941), come di seguito:

 

Articolo 16 (Incompatibilità di funzioni)

“I magistrati privati non possono assumere pubblici o privati impieghi od uffici, ad eccezione di quelli di senatore, di consigliere nazionale o di amministratore gratuito di istituzioni pubbliche di beneficenza. Non possono nemmeno esercitare industrie o commerci, né qualsiasi libera professione.

Salvo quanto disposto dal primo comma dell’articolo 61 dello statuto degli impiegati civili dello Stato, approvato con D.P.R. 10 gennaio 1957, n. 3, non possono, inoltre, accettare incarichi di qualsiasi specie né possono assumere le funzioni di arbitro, senza l’autorizzazione del Consiglio superiore della magistratura

In tal caso, possono assumere le funzioni di arbitro unico o di presidente del collegio arbitrale ed esclusivamente negli arbitrati nei quali è parte l’Amministrazione dello Stato ovvero aziende o enti pubblici, salvo quanto previsto dal capitolato generale per le opere di competenza del Ministero dei lavori pubblici, approvato con D.P.R. 16 luglio 1962, n. 1063.”;

[L’articolo continua nel PDF scaricabile in fondo alla pagina]

 

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A cura di Maurizio Villani

Sabato 28 maggio 2022

 

La Riforma della Giustizia Tributaria – Aspetti positivi e negativi

riforma giustizia tributariaDisegno di legge del Governo recante
“Disposizioni in materia di giustizia e di processo tributario”
con la relazione illustrativa, del 17 maggio 2022

A cura di: Maurizio Villani
Formato: PDF
N. pagine: 120
Pubblicazione: Maggio 2022

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