Novità sul ravvedimento operoso: per il fisco l’istituto viene reso applicabile anche alle fattispecie di reati tributari, quali le dichiarazioni fraudolente, infedeli o omesse!
La norma istitutiva del ravvedimento operoso si applica alle fattispecie espressamente indicate, ovvero, oltre al mero omesso versamento, a “errori ed omissioni”.
Essendo impossibile parlare di “errori e omissioni” nel caso di azioni fraudolente, ovvero di natura penale, la circolare 180/1998, emanata all’indomani della riforma delle sanzioni (D.Lgs. nn. 471 e 472 del 1997), aveva precluso l’applicabilità del ravvedimento operoso nelle suddette fattispecie di comportamenti antigiuridici come i reati dichiarativi (per tutti, la dichiarazione falsa mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti).
Ma dal 1998 l’impianto normativo è cambiato, e non solo nell’istituto del ravved