Accertamento parziale: esclusi i criteri valutativi da parte del Fisco

di Mario Agostinelli

Pubblicato il 31 dicembre 2021

La Suprema Corte di Cassazione ha recentemente affermato, dando una concreta mano ai contribuenti, che l’accertamento parziale non può essere connotato da alcuna attività di tipo valutativo da parte dell’agenzia delle Entrate, riattivando così il dibattito sulla questione, evidentemente non ancora serenamente risolta, dell’ambito applicativo del procedimento dell’accertamento parziale.

Il principio secondo cui, in tema di accertamento parziale, sono esclusi i criteri valutativi da parte del Fisco, recentemente affermato dalla Cassazione, risulta in contrasto con altro consolidato principio della stessa Suprema Corte secondo il quale:

"L'accertamento parziale, che è uno strumento diretto a perseguire finalità di sollecita emersione della materia imponibile, non costituisce un metodo di accertamento autonomo rispetto alle previsioni di cui al DPR n. 600/73, articoli 38 e 39 e al DPR n. 633/72, articoli 54 e 55, bensì una modalità procedurale che ne segue le stesse regole, per cui può basarsi senza limiti anche sul metodo induttivo ed il relativo avviso può essere emesso pur in presenza di una contabilità tenuta in modo regolare" (Cassazione 21984/2015, 25018/2018, 28681/2019, 18398/2020, 30034/2021).

 

Accertamento parziale: analisi del problema