In vista dell’approssimarsi della scadenza operativa del 31 ottobre 2021 si coglie l’occasione per approfondire i punti salienti dell’attuale normativa sull’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO) da erogarsi in misura compresa tra i 250 e gli 800 euro in favore dei lavoratori autonomi con partita IVA iscritti alla Gestione separata.
Come noto l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO) è una misura di sostegno al reddito introdotta dalla Legge di Bilancio 2021 (legge 30 dicembre 2020, n. 178) che prevede l’erogazione di un’indennità da 250 a 800 euro destinata ai lavoratori autonomi con partita IVA iscritti alla Gestione Separata, di cui alla Legge 8 agosto 1995, n. 335 (articolo 2, comma 26) ed è stata introdotta in via sperimentale per gli anni 2021, 2022 e 2023.
Per il finanziamento del nuovo ammortizzatore la legge di Bilancio 2021 ha introdotto un’aliquota contributiva aggiuntiva dovuta alla Gestione separata pari allo 0,26% per l’anno 2021 e dello 0,51% per gli anni 2022 e 2023.
Bonus ISCRO: la gestione pratica
L’INPS ha fornito le istruzioni per la presentazione delle domande al fine di poter usufruire del bonus mensile variabile tra i 250 euro e gli 800 euro, a seconda dei requisiti posseduti dal richiedente.
Al fine di fare il punto della situazione in vista dell’approssimarsi della scadenza operativa del 31 ottobre 2021 si coglie l’occasione per approfondire i seguenti punti:
1) Scadenza della domanda
La domanda va presentata all’INPS entro il 31 ottobre di ciascuno degli anni interessati e, per il solo anno 2021, a far data dal 01 luglio 2021 e fino alla data del 31 ottobre 2021.
2) Soggetti che hanno diritto all’indennità
L’indenni