I dipendenti in telelavoro possono essere esclusi dal computo della quota di riserva per l’assunzione di disabili grazie all’espressa previsione contenuta nel D.Lgs. n. 80/2015. Considerate le analogie tra telelavoro e smart-working, è quindi possibile escludere al computo anche i lavoratori agili?
Lavoratori in smart working e assunzione disabili: premessa
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, su proposta del Consiglio Provinciale di Verona, ha chiesto chiarimenti al Ministero del Lavoro in ordine alla possibilità di esclusione dei dipendenti in smart working dalla base di computo dell’organico aziendale al fine di determinare il numero dei soggetti disabili che dovranno essere assunti ai sensi della Legge n. 68/1999, ossia per il collocamento obbligatorio.
Il Ministero del Lavoro risponde così al Consiglio Nazionale dell’Ordine dei CdL, specificando come bisognerà a comportarsi in tale circostanza.
Base di computo per assunzione disabili
Ma torniamo un attimo indietro.
L’obbligo di assumere lavoratori disabili è contenuto all’interno della Legge n. 68 del 1999, che prevede all’art. 3 l’obbligo per datori pubblici e privati di assumere lavoratori disabili a partire da 15 dipendenti e in proporzione alla dimensione aziendale.
L’assunzione va effettuata sulla base del numero dei lavoratori impiegati presso l’azienda cosicc