In presenza di saldi negativi di cassa, l’Ufficio non è tenuto a fornire prova ulteriore per dimostrare il rapporto tra la movimentazione del conto cassa e i ricavi accertati non contabilizzati, operando in tal caso il regime delle presunzioni. La sussistenza di un saldo negativo di cassa, implicando che le voci di spesa sono di entità superiore a quella degli introiti registrati, può quindi far legittimamente presumere l’esistenza di ricavi non contabilizzati, legittimando l’accertamento induttivo.
Accertamento induttivo nel caso di cassa negativa
La Corte di Cassazione ha chiarito alcuni aspetti operativi in tema di accertamento in caso di riscontrata cassa negativa.
Nel caso di specie, l’Agenzia delle Entrate aveva accertato in capo ad una ditta individuale, esercente attività di lavori generali di costruzioni di edifici, un maggior reddito d’impresa in relazione all’anno di imposta 2006, provvedendo a recuperare i ricavi omessi.
Il conto cassa privo di liquidità
Segnatamente, veniva valorizzata dall’Amministrazione finanziaria l’effettuazione di pagamenti nonostante il “conto di cassa” risultasse privo di liquidità disponibile.
La Commissione Tributaria Provinciale accoglieva il ricorso del contribuente limitatamente alla ritenuta deducibilità dei costi, confermando per il resto la ripresa.
La Commissione Tributaria Regionale rigettava poi il successivo appello del contribuente, il quale proponeva infine ricorso per cassazione, lamentando la violazione dell