L’Agenzia conferma: gli aiuti al circolante sono in conto esercizio

di Vito Dulcamare Giuseppe Dulcamare

Pubblicato il 3 febbraio 2021

Gli aiuti al circolante sono da considerare contributi in conto esercizio e come tali vanno trattati sotto il profilo contabile e fiscale. Lo sostiene l'Agenzia Entrate trattando di agevolazioni previste da una legge regionale.

aiuti circolante conto esercizioCome già anticipato da Commercialista Telematico nell'articolo Gli aiuti al circolante  sono in conto esercizio, ma attenti alla contabilizzazione, gli aiuti al circolante sono da considerare contributi in conto esercizio e come tali vanno trattati sotto il profilo contabile e fiscale.

Lo chiarisce la risposta ad interpello n. 79 del 2 febbraio 2021, con la quale l’Agenzia delle entrate ha così definito l’agevolazione prevista da una legge regionale con lo scopo di supportare coloro che, dopo aver richiesto e stipulato specifici finanziamenti bancari, potevano accedere all’ulteriore misura rappresentata da una sovvenzione destinata a finanziare le spese correnti.

 

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Aiuti al capitale circolante: le richieste del contribuente

Una società chiedeva, attraverso l’avviso pubblico emanato da una Regione, un finanziamento bancario, a cui seguiva la richiesta di intervento al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di cui alla legge n. 662/1996.

Successivamente alla stipula del predetto finanziamento, accedeva anche ad alla sovvenzione, prevista dallo stesso avviso pubblico regionale, fruendo di un aiuto pari ad una percentuale (dal 20 al 30%) del predetto finanziamento.

Ammessa alla nuova agevolazione, la società ha proposto interpello all’Agenzia delle entrate:

  • per aver conferma che la predetta sovvenzione fosse da considerare un contributo in conto capitale ex art. 88 comm