Smart working durante la malattia: quando è possibile?

di Antonella Madia

Pubblicato il 1 dicembre 2020

Quando il dipendente è in malattia può continuare a lavorare se è positivo al Covid-19 ma asintomatico o deve interrompere la prestazione di lavoro? Inoltre, quando si accede alla malattia? E quando invece allo smart working?

smart working durante malattiaEmergenza sanitaria da Covid-19: smart working durante la malattia

L’emergenza sanitaria in corso ha fatto sorgere nuovi e interessanti interrogativi in relazione ad alcuni temi, ma soprattutto, nuove esigenze da parte delle aziende. L’aumento dello smart working e della “formazione flessibile”, così come la gestione del lavoro fuori dalla sede aziendale con i dispositivi informatici, rendono meno chiaro il confine tra lavoro e vita privata.

Anche l’evento malattia ha ora contorni più sfumati: pensiamo ad esempio al caso del lavoratore dipendente che si trova in stato di malattia in quanto positivo al Covid-19, ma con sintomi così leggeri, o addirittura asintomatico, che lo renderebbero in grado (potenzialmente) di svolgere la prestazione di lavoro o finanche portare avanti le attività formative.

Ma la domanda sorge spontanea: è lecito o meno svolgere tali attività durante la malattia?

La risposta a primo acchito sembra chiara, ma se ci si pensa bene, diviene molto più dubbia.

Per comprendere se e in che limite eventualmente le due cose si sovrappongano è necessario fare una premessa riguardo alla malattia.

Per ulteriori approfondimenti leggi:

"Sintomi, contatto con positivi o sospetto Covid: come gestire l’assenza dal lavoro?"

"Quarantena, sorveglianza sanitaria e smart working: quando interviene la malattia"


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