La Corte di Cassazione ritorna ad affrontare la questione dell’accertamento anticipato al socio di una società a ristretta base azionaria.
Accertamento al socio di società a ristretta base azionaria: il caso
Un contribuente propone ricorso nei confronti dell’Agenzia delle entrate per la cassazione della sentenza della CTR Bologna che ha rigettato l’appello presentato dal contribuente per una controversia concernente l’impugnazione di un avviso di accertamento ai fini Irpef con cui venivano recuperati a tassazione, in relazione all’anno 2005, i redditi di partecipazione scaturenti dall’accertamento effettuato dalla G.d.F. nei confronti della F. s.r.l., società a ristretta base azionaria di cui il D.A. era socio con una partecipazione del 24%.
Il contribuente davanti ai massimi giudici lamenta il mancato rispetto del termine dilatorio di 60 giorni, decorrente dalla consegna del p.v.c. alla società F. s.r.l., per la notificazione dell’avviso di accertamento al contribuente, nella sua qualità di socio di tale compagine.
In particolare, il ricorrente deduce che, mentre l’avviso di accertamento risultava notificato alla predetta società assoggettata a verifica fiscale nel rispetto del predetto termine, decorrente dalla consegna del p.v.c. al liquidatore della s.r.l. in data 8.7.2009, altrettanto non era avvenuto con riferimento allo stesso D.A., che aveva ricevuto la notifica dell’avviso a lui diretto il 29.7.2009 (ossia prima della società), per quanto l’accertamento si fondasse