Un chiarimento sul bonus taxi – Risposta al volo

Il decreto Agosto prevede il cosiddetto bonus negozi che, sebbene destinato agli esercenti al minuto con sede nel centro storico, fa anche esplicito riferimento alla categoria del trasporto non di linea. Nella relazione annessa si precisa che i destinatari per accedere devono avere domicilio presso il comune in questione.
Ebbene, nei trasporti non di linea rientrerebbero quindi i tassisti che operano su nel centro storico? Nel caso in cui il tassista abbia sede legale/domicilio in altra provincia ma licenza nel centro storico in questione, sarebbe escluso?

Quesito

bonus taxi“L’articolo 59 del decreto Agosto prevede il cosiddetto bonus negozi che, sebbene sia destinato agli esercenti al minuto con sede nel centro storico (esempio Milano), fa anche un esplicito riferimento alla categoria del trasporto non di linea, anche se tale categoria è spesso operata da imprese artigiane.

Nella relazione annessa, si precisa che i destinatari per accedere devono avere domicilio presso il comune in questione.

Ebbene, nei trasporti non di linea rientrerebbero quindi i tassisti che operano su Milano?

Nel caso in cui il tassista ha sede legale/domicilio in altra provincia (esempio Monza Brianza) ma licenza Milano sarebbe escluso secondo la relazione?

Si tratta di casistica comune nelle grandi città metropolitane”.

 

Risposta

Per accedere al bonus previsto dall’articolo 59 (Contributo a fondo perduto per attività economiche e commerciali nei centri storici) del decreto Agosto (decreto legge 104/2020), per i soggetti che svolgono autoservizi di trasporto pubblico non di linea (es. taxi e noleggio con conducente), l’ambito territoriale di esercizio dell’attività è riferito all’intero territorio dei Comuni interessati al bonus.

Ulteriore condizione richiesta è il calo del fatturato.

 

Condizioni per accedere al contributo

Il contributo spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi riferito al mese di giugno 2020, dei suddetti esercizi nelle zone A dei citati Comuni (o nell’intero comune per il trasporto pubblico non di linea), sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi realizzati nel corrispondente mese del 2019.

L’ammontare del contributo a fondo perduto è determinato applicando una diversa percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi riferito al mese di giugno 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del corrispondente mese del 2019.

Sfortunatamente le scarse notizie fornite dalla relazione tecnica e dalla relazione che accompagna il decreto non consentono di dare una risposta certa ai quesiti/dubbi formulati.

A decreto convertito in legge, verranno emanate precisazioni in merito, al fine di individuare delle consapevoli risposte.

 

Rimborso spese persone a mobilità ridotta

Per l’art. 90 dello stesso decreto, che non riguarda quanto precede, ad aver diritto al rimborso delle corse di taxi ed NCC sono i residenti in Comuni capoluoghi di città metropolitane o Provincia.

La corretta individuazione dei beneficiari del buono per il trasporto tramite taxi e NCC spetterà ai Comuni, che dovranno però garantire una corsia prioritaria alle famiglie maggiormente esposte agli effetti economici causati dal Covid-19, privilegiando chi non ha usufruito di altre misure di sostegno pubblico.

 

A cura di Giancarlo Modolo

Mercoledì 30 settembre 2020