Un caso che si verifica spesso: Agenzia delle Entrate rettifica il reddito della società e procede in automatico nei confronti dei soci, senza convocarli per il contraddittorio.
Segnaliamo una interessante sentenza che riguarda un caso che si verifica spesso: Agenzia delle Entrate rettifica il reddito di partecipazione della società e procede in automatico nei confronti dei soci, senza convocarli per il contraddittorio.
La sentenza stabilisce sostanzialmente che è nullo l’avviso di accertamento di maggiore reddito di partecipazione del socio che non sia stato prima convocato dal Fisco, in quanto non viene rispettato il principio del contraddittorio tra il contribuente e l’Amministrazione Finanziaria.
E’ quanto deciso dalla Commissione Tributaria Regionale per la Puglia, con la sentenza n. 535/4 del 26/2/2020, incentrata sulla rettifica del reddito di partecipazione del socio.
La CTR Puglia, accogliendo l’appello del contribuente, ha stabilito che l’avviso di accertamento non si può fondare sull’automatica rettifica del reddito di partecipazione del socio a fronte di una non definitiva variazione del reddito, contestata alla società ed oggetto di contenzioso.
I giudici regionali d’appello hanno, inoltre, evidenziato come il procedimento posto in essere sia viziato nella misura in cui non è stato rispettato il principio del contraddittorio tra il contribuente e amministrazione finanziaria.
L’atto impugnato, infatti, è stato notificato al ricorrente senza la preventiva convocazione dello stesso da parte dell’ufficio impositore allo scopo di valutarne le conclusioni.
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A cura di Vincenzo D’Andò
Mercoledì 28 maggio 2020
Queste informazioni sono tratte dal Diario Quotidiano di CommercialistaTelematico
