La Corte di Cassazione ha sostenuto l’efficacia riflessa sul socio del giudicato formatosi nei confronti della società a ristretta base azionaria.
Il fatto
Con distinti ricorsi i coniugi B.M. e S.R.M., quali soci di B. srl, impugnavano gli avvisi di accertamento con cui l’Agenzia delle entrate – sulla base dell’accertamento del maggior reddito di impresa della società per l’anno di imposta 2004 – aveva determinato a loro carico un maggior reddito da partecipazione e liquidato le maggiori imposte da essi dovute a titolo di Irpef, addizionale regionale e comunale.
La C.T.P. di Bari rigettava i ricorsi riuniti. I soci proponevano appello avanti alla CTR di Bari, deducendo che, nelle more del giudizio, altro collegio della medesima CTR aveva accolto parzialmente il ricorso proposto da B. s.r.l. avverso l’avviso notificatole, rideterminando i maggiori ricavi conseguiti dalla società nella misura del 40% di quelli accertati dall’Ufficio. La CTR rigettava l’appello.
Avverso detta sentenza i contribuenti propongono ricorso per cassazione.
L’intervento della Corte di Cassazione
La Corte, con ordinanza n. 13989/2018, prende innanzitutto atto che non è contestato fra le parti che la sentenza della CTR di Bari, che ha rideterminato nella misura del 40% di quanto accertato dall’Ufficio i maggiori ricavi conseguiti dalla s.r.l. nell’esercizio 2004, sia coperta da giudicato.
Ne rileva “che i ricorrenti non abbiano prodotto la sentenza munita della certificazione di cui all’art. 124 disp. att. c.p.c. (Cass. n. 4803/2018; Cass. n. 9746 del 2017; C