Acconti per imposte 2019: vediamo quali sono, come si calcolano e quando scadono, senza dimenticare l’analisi di alcune casistiche particolari nonché le modalità di compensazione e versamento degli acconti.
Puntiamo il mouse su cedolare secca, minimi e forfettari, IVIE e IVAFE, con le istruzioni pratiche di compilazione del modello F24.
Indice rapido dell’articolo:
- Calcolo Acconto Imposte 2019: casistiche particolari
- La compensazione delle imposte del modello Redditi
- Modalità di versamento e F24
Premessa: la proroga al 30 settembre 2019
Come noto la normativa ordinaria prevedeva che entro il 1 luglio 2019 doveva essere effettuato il versamento del saldo 2018 e del primo acconto 2019 delle Imposte, Addizionali, Cedolare secca, IVIE, IVAFE e imposte sostitutive (con possibilità di spostare il pagamento al 31 luglio 2019 con la maggiorazione dello 0,40%).
Occorre però rammentare che, come disposto dal Decreto Crescita recentemente convertito in Legge (Decreto legge n.34-2019 convertito nella Legge 28 giugno 2019, n. 58 e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 151 del 29 giugno 2019), è stata disposta una proroga dei versamenti al 30 settembre 2019 per i contribuenti assoggettati ai nuovi Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA).
A chi si applica la proroga versamenti 2019
Come sottolineato dalla risoluzione n. 64/E del 28 giugno 2019 dell’Agenzia delle entrate la proroga dei versamenti derivanti dalla dichiarazione dei redditi, IRAP e IVA al 30 settembre 2019, vale per tutti i contribuenti soggetti agli ISA compresi i contribuenti forfettari e i contribuenti minimi.
La proroga infatti si applica ai “soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA)” indipendentemente dalla loro applicazione e si estende anche ai soggetti che partecipano a società, associazioni e imprese ai sensi degli articoli 5, 115 e 116 TUIR.
Il Calcolo degli Acconti Imposte 2019
In materia di calcolo degli acconti resta sempre fatta salva la possibilità di calcolare gli acconti 2019 con il “metodo previsionale” in luogo del “metodo storico” tenendo in considerazione che eventuali errori commessi nel ricalcolo e nel versamento dell’acconto portano all’applicazione delle relative sanzioni.
Nota: di contro la normativa vigente prevede alcune casistiche che obbligano al ricalcolo della base imponibile su cui calcolare l’acconto 2019 per i contribuenti che adottano il calcolo secondo il “metodo storico“.