Il modello Redditi SC 2019, relativo al periodo di imposta 2018, accoglie alcune importanti novità normative che interessano la determinazione del reddito delle società di capitali in tale annualità. Vediamo approfonditamente quali novità influenzeranno la predisposizione del modello: il caso del terzo settore, l’abrogazione dell’ACE, l’iperammortamento, gli aiuti di Stato, le rivalutazioni….
Il modello Redditi SC 2019, relativo al periodo di imposta 2018 (per i soggetti “solari”), è strutturato in modo da accogliere le importanti novità normative che interessano la determinazione del reddito delle società di capitali in tale annualità.
In alcuni casi, si tratta del “recupero” di modalità di tassazione ed agevolazione già vigenti in anni pregressi, che si misurano con gli aggiornamenti “in progress”, soprattutto dopo la legge di bilancio 2019.
In particolare si segnalano le novità che interessano:
- il terzo settore (dopo la “codificazione” della materia e le ultime innovazioni);
- gli ISA, entrati a regime e rilevanti anche per escludere l’applicazione delle disposizioni in materia di società di comodo e in perdita sistemica;
- l’ACE, che è stata abrogata ma ancora viene fruita “a esaurimento”, per gli incrementi patrimoniali degli anni passati;
- gli aiuti di Stato;
- la disciplina dell’iperammortamento, prorogata e modificata dalla legge di bilancio 2019;
- le rivalutazioni;
- il quadro RS.
Redditi SC 2019: il terzo settore
Una serie di novità interessano i rapporti tra le “imprese IRES” e il mondo del terzo settore, recentemente innovato prima dal D.Lgs. 3.7.2017, n. 117 (codice del terzo settore – CTS), e successivamente dal D.Lgs. 3.8.2018, n. 105, entrato in vigore l’11.9.2018.
Il CTS ha realizzato una vasta riforma della materia, abrogando contestualmente le leggi sul volontariato (n. 266/1991), quella sulle associazioni di promozione sociale (n. 383/2000) e buona parte della normativa che ha fin qui disciplinato le Onlus (D.Lgs. n. 460/1997).
Con specifico riferimento alle società di capitali, occorre considerare le disposizioni, e le relative indicazioni “dichiarative”, che consentono di attribuire rilevanza alle erogazioni liberali (i cui beneficiari possono essere gli enti del Terzo Settore – ETS).
Il trattamento delle erogazioni liberali
Guardando al modello Redditi SC 2019, in particolare, nel rigo RN1 (colonna 1B), vanno indicate le liberalità (in denaro o in natura), deducibili nel limite del 10% del reddito dichiarato e comunque nella misura massima di 70.000 euro annui (art. 14 commi 1-6 del D.L. 14.3.2005 n. 35, convertito dalla legge 14.5.2005 n. 80, come modificato dall’art. 99 comma 3 del D.Lgs. 3.7.2017, n. 117).
Dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31.12.2017 (dal 1° gennaio 2018 per i soggetti “solari”), la deducibilità prevista dal citato art. 14 spetta solamente per le erogazioni liberali a favore delle fondazioni ed associazioni riconosciute aventi per oggetto statutario la tutela, la promozione e la valorizzazione dei beni di in