La notifica a mezzo Pec della cartella di pagamento è valida se il formato utilizzato consente l’integrità e l’immodificabilità del documento: è quanto emerge da una recente sentenza di Cassazione
La notifica a mezzo Pec della cartella di pagamento è valida se il formato (pdf) usato ne consente l’integrità e l’immodificabilità del documento.
La notifica in Pdf è, quindi, legittima in quanto le firme digitali (“CAdES” e “PAdES”) sono entrambe ammesse ed equivalenti seppure con le due differenti estensioni “pdf” e “.p7m”.
Questo è quanto emerge dalla recente sentenza della Suprema Corte n. 6417/2019.
La società contribuente impugnava l’atto di pignoramento presso terzi notificato tramite posta elettronica certificata (Pec).
In primo grado la CTP ha accolto il ricorso, mentre i giudici della CTR respingevano l’appello ritenendo non valida la notifica effettuata mediante Pec contenente il file della cartella con estensione “pdf” e non “.p7m”;, in quanto soltanto quest’ultima garantisce l’integrità e l’immodificabilità del documento informatico.
L’Agenzia delle entrate ha proposto ricorso per Cassazione eccependo in primis la validità della cartella di pagamento e della notifica mediante Pec della medesima cartella.
Notifica via PEC: la decisione
La Suprema Corte ha ritenuto preliminarmente che l’omessa sottoscrizione della cartella di pagamento da parte del funzionario competente non det