La Corte di Cassazione si adegua all’orientamento comunitario e riconosce il diritto alla detrazione in presenza di tutti i presupposti sostanziali previsti dal D.P.R. n. 633/1972. Eventuali violazioni formali non incidono sull’esercizio del diritto stante l’applicazione del principio fondamentale di neutralità dell’imposta sul valore aggiunto.
La Corte di Cassazione si adegua all’orientamento comunitario e riconosce il diritto alla detrazione in presenza di tutti i presupposti sostanziali previsti dal D.P.R. n. 633/1972.
Eventuali violazioni formali non incidono sull’esercizio del diritto stante l’applicazione del principio fondamentale di neutralità dell’imposta sul valore aggiunto.
La soluzione è stata fornita dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 6092 del depositata il 1° marzo scorso. Il problema in esame si è verificato frequentemente in passato e riguardava l’applicazione del tributo con la particolare modalità di reverse charge.
Il contribuente aveva omesso i relativi adempimenti
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