Il ticket licenziamento prevede il versamento di un contributo a carico dell’azienda per poter legittimamente effettuare licenziamenti, anche nei casi di giusta causa, giustificato motivo oggettivo e soggettivo; è comunque previsto l’esonero in specifiche circostanze, le quali però devono essere correttamente valorizzate nei flussi ed eventualmente documentate all’Istituto Previdenziale
Il ticket licenziamento, istituito dalla L. n. 92/2012 prevede il versamento di un contributo a carico dell’azienda per poter legittimamente effettuare licenziamenti, anche nei casi di giusta causa, giustificato motivo oggettivo e soggettivo; è comunque previsto l’esonero in specifiche circostanze, le quali però devono essere correttamente valorizzate nei flussi ed eventualmente documentate all’Istituto Previdenziale, come specificato con il Messaggio INPS n. 3933/2018.
Il ticket licenziamento
La L. n. 92/2012, con l’articolo 2, comma 31, ha istituito il cosiddetto ticket licenziamento
, ossia uno strumento attraverso il quale “in tutti i casi di interruzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per causa diversa dalle dimissioni“, è dovuta, a carico del datore di lavoro, una somma pari al 41% del trattamento mensile iniziale di NASpI per ogni 12 mesi di anzianità aziendale negli ultimi tre anni.
Le caratteristiche
Tale ticket licenziamento:
- si attesta per l’anno 2018 all’importo di 495,34 euro, ossia il 41% di 1208,15 euro, per ciascun anno di lavoro;
- l’importo