Il Ministero del Lavoro chiarisce e specifica come andranno a incidere le novità introdotte con il Decreto Dignità sui rapporti di lavoro a termine, rispondendo anche ai numerosi dubbi pervenuti allo stesso. In particolare, viene chiarito il funzionamento del regime transitorio con riguardo a proroghe e rinnovi e la gestione del rapporto di lavoro a termine entro e oltre i dodici mesi, chiarendo il ruolo assunto dopo la riforma su tale tema dalla contrattazione collettiva
Il Ministero del Lavoro, con Circolare n. 17 dello scorso 31 ottobre, chiarisce e specifica come andranno a incidere le novità introdotte con il Decreto Dignità sui rapporti di lavoro a termine, rispondendo anche ai numerosi dubbi pervenuti allo stesso. In particolare, viene chiarito il funzionamento del regime transitorio con riguardo a proroghe e rinnovi e la gestione del rapporto di lavoro a tempo determinato entro e oltre i dodici mesi, chiarendo il ruolo assunto dopo la riforma su tale tema dalla contrattazione collettiva.
Chiarimenti dal Ministero
A seguito delle disposizioni in materia di contratto a tempo determinato di cui al D.L. n. 87/2018 convertito con modificazioni in L. n. 96/2018, continuano a susseguirsi considerazioni e interpretazioni utili a comprendere come è effettivamente cambiato il contratto a tempo determinato con l’ultima modifica apportata in ordine di tempo: su tale tema è infatti intervenuto nei giorni scorsi anche il Ministero del Lavoro, il quale con la Circolare n. 17 del 31 ottobre 2018 si pone l’obiettivo di fornire indicazioni per favorire l’uniforme applicazione della nuova disciplina, anche in considerazione delle numerose richieste di intervento pervenute al dicastero.
Le modifiche al tempo determinato
Senza voler riprendere in maniera completa le novità apportate con il cd. “Decreto Dignità”, è però opportu