Modello redditi persone fisiche 2018: indicazione dei familiari a carico

Nel prospetto familiari a carico del modello Redditi 2018 devono essere inseriti i dati relativi ai familiari che nel 2017 sono stati fiscalmente a carico del contribuente, al fine di fruire delle detrazioni dall’imposta per il coniuge, i figli o gli altri familiari a carico; le detrazioni spettanti vengono calcolate dal soggetto che presta l’assistenza fiscale

Nel prospetto “familiari a carico” devono essere inseriti i dati relativi ai familiari che nel 2017 sono stati fiscalmente a carico del contribuente, al fine di fruire delle detrazioni dall’imposta per il coniuge, i figli o gli altri familiari a carico; le detrazioni spettanti vengono calcolate dal soggetto che presta l’assistenza fiscale.

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Nella compilazione del modello redditi persone fisiche 2018 occorre prestare attenzione al quadro dei familiari a carico perché spesso, a seguito dei controlli incrociati automatici dell’amministrazione finanziaria, si verificano degli errori con conseguente recupero delle detrazioni indebitamente usufruite; vediamo, pertanto, di analizzare i punti principali del quadro “Familiari a carico” in ogni sua voce.

I familiari a carico

Sono considerati familiari fiscalmente a carico i membri della famiglia che nel 2017 hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.

Nel limite di reddito di 2.840,51 euro che il familiare deve possedere per essere considerato fiscalmente a carico, devono essere computate anche le seguenti somme, che non sono comprese nel reddito complessivo:

  • le retribuzioni corrisposte da Enti e Organismi Internazionali, da Rappresentanze diplomatiche e consolari, da Missioni, dalla Santa Sede, dagli Enti gestiti direttamente da essa e dagli Enti centrali della Chiesa Cattolica;
  • la quota esente dei redditi di lavoro dipendente prestato nelle zone di frontiera ed in altri Paesi limitrofi in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto lavorativo da soggetti residenti nel territorio dello Stato;
  • il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva nel caso di applicazione del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità (art. 27, commi 1 e 2, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98);
  • il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime forfetario (art. 1, commi 54/89, della L. 23/12/2014, n. 190);
  • il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni.

Possono essere considerati familiari a carico, anche se non conviventi con il contribuente o residenti all’estero:

– il coniuge non legalmente ed effettivamente separato;

– i figli (compresi i figli, adottivi, affidati o affiliati) indipendentemente dal superamento di determinati limiti di età e dal fatto che siano o meno dediti agli studi o al tirocinio gratuito; gli stessi pertanto ai fini dell’attribuzione della detrazione non rientrano mai nella categoria “altri familiari”.

Possono essere considerati a carico anche i seguenti altri familiari, a condizione che convivano con il contribuente o che ricevano dallo stesso assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’Autorità giudiziaria:

  • il coniuge legalmente ed effettivamente separato;
  • i discendenti dei figli;
  • i genitori (compresi quelli adottivi);
  • i generi e le nuore;
  • il suocero e la suocera;
  • i fratelli e le sorelle (anche unilaterali);
  • i nonni e le nonne.

Il prospetto, composto da otto righi, deve essere utilizzato per l’indicazione dei dati relativi ai familiari che sono fiscalmente a carico del dichiarante.

Se nel corso del 2017 è cambiata la situazione di un familiare, il contribuente interessato deve compilare un rigo per ogni situazione.

Come compilare i righi relativi ai figli e agli altri familiari a carico

Righi da 2 a 6: nel rigo 2 devono essere indicati i dati relativi al primo figlio.

  • Colonna 1: barrare la casella “F1” se il familiare indicato è il primo figlio a carico (vale a dire quello di età anagrafica maggiore tra quelli a carico) e la casella “F” per i figli successivi al primo.
  • Colonna 2: barrare la casella “A” se si tratta di un altro familiare.
  • Colonna 3: barrare la casella “D” se si tratta di un figlio con disabilità. Se viene barrata questa casella non è necessario barrare anche la casella ‘F’. Va evidenziato che è considerata disabile la persona riconosciuta tale ai sensi della Legge 5 febbraio 1992 n. 104.
  • Colonna 4 (codice fiscale): indicare il codice fiscale di ciascuno dei figli, tranne di quelli in affido preadottivo e degli altri familiari che il contribuente ha in carico.

Il codice fiscale dei figli e degli altri familiari a carico deve essere indicato, anche se non fruite delle relative detrazioni, che sono attribuite interamente ad un altro soggetto. E’ necessario indicare il codice fiscale anche per i figli a carico residenti all’estero.

I cittadini extracomunitari che richiedono le detrazioni per familiari a carico devono essere in possesso di una documentazione attestante lo status di familiare che può essere alternativamente formata da:

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Federico Gavioli

25 giugno 2018

 

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