si avvicina la scadenza del versamento degli acconti per imposte e contributi INPS prevista per il 30 novembre: in questa scheda pratica riassumiamo le regole per il calcolo ed il versamento dell’acconto con metodo storico
Si avvicina la scadenza del 30 Novembre 2017, termine ultimo per i contribuenti che sono tenuti al pagamento della seconda o unica rata degli acconti Irpef, Ires, Irap, Ivs (per artigiani e commercianti), nonché del contributo Inps per la gestione separata dei lavoratori autonomi.
Il pagamento si effettua con modello F24, mediante il quale il contribuente ha la possibilità di avvalersi della compensazione tra posizioni debitorie e creditorie di tributi e contributi facenti capo allo stesso contribuente. Per ciascuna imposta è possibile adottare alternativamente sia il criterio storico sia il criterio previsionale.
Per l’anno 2017, il secondo acconto è fissato nella misura del 100% ai fini Irpef e ai fini Ires. Per quanto riguarda l’Irap, la misura dell’acconto 2017 segue le regole delle imposte dirette previste per il soggetto obbligato al versamento. Il versamento della seconda o unica rata – a differenza della prima rata – non può essere rinviato ai 30 giorni successivi (neppure mediante il versamento della maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo) e non può essere oggetto di rateazione.
Le imposte su cui calcolare gli acconti devono essere spesso ricalcolate in applicazione di specifiche norme di legge.
La regola generale è quella che prevede il pagamento di un importo calcolato sulla base della dichiarazione dei redditi dell’esercizio precedente, con regole che cambiano a seconda della tipologia di contribuente: persona fisica, società di persone, società di capitali ed enti equiparati…
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