Lo sfogo di un Commercialista contro lo spesometro

Pubblichiamo lo sfogo di un nostro lettore, che rappresenta evidentemente il disagio di un’intera categoria contro provvedimenti legislativi e relativi adempimenti (in particolare il nuovo spesometro trimestrale) di cui si sottovaluta l’effettivo impatto sugli studi professionali e sul mondo imprenditoriale.

Gentile redazione del Commercialista Telematico,

vi scriviamo perché siamo disperati… abbiamo iniziato a leggere la recente circolare n. 1 del 2017 dell’Agenzia e siamo rimasti basiti: abbiamo scoperto che per gestire lo spesometro non è più possibile effettuare la registrazione riepilogativa delle fatture di importo modesto, inferiore a 300 euro, in quanto il nuovo spesometro trimestrale prevede l’elencazione analitica di tutte le fatture.

Avevano tutti detto che si sarebbe cercato di limitare l’impatto di tale adempimento, ma adesso penso che nessuno che lavori all’Agenzia delle entrate abbia mai gestito una contabilità.

Da quest’anno bisogna registrare una ad una tutte le fatture, anche le microfatture, che la legge permetteva di riepilogare in unica registrazione ed evitava così ad esempio l’inseirmento di ogn singola anagrafica, spesso per fatture di pochi euro e non ripetitive… aumenta così il lavoro di inserimento di dati, si aggravia e non poco la gestione contabile, aumentano i costi per il personale dedicato per noi e di conseguenza per i clienti; aumentano i rischi di errore sulle centinaia o migliaia di registrazioni di microfatture aumenta il rischio di registrare un dato errato, basta un piccolo errore di battitura.

Ora mi chiedo, ai fini dei controlli IVA, uno spesometro aggregato per microfatture inferiori a 300 euro o uno analitico come influiscono sui controlli? Oppure si punta a fare cassa con le sanzioni per erroneo invio dei dati?

Con tante piccole contabilità gestite ancora a mano che senso ha proporre uno spesometro analitico trimestrale? Chi scrive leggi e provvedimenti vive nel Paese reale o in un mondo alternativo?

Non è bastato incrementare la periodicità dell’adempimento, ora l’Agenzia non vuole più nemmeno le registrazoni riepilogative delle micro-micro fatture!

Pensiamo davvero di avere una quadratura delle posizioni tra chi ha fatto “l’elenco clienti” e  gli “elenchi fornitori”?

Se un cliente ci porta una fattura in ritardo anche di diversi mesi cosa facciamo: lo sanzioniamo perché è tonto o disordinato? …ovviamente no, ma il controllo incrociato degli spesometri trimestrali non darà alcun frutto…

Sappiamo tutti che il grande problema dell’IVA – oltre alle “frodi carosello” – è nelle transizioni coi privati, quando la controparte non ha possibilità di scaricare il costo.

Io non conosco nessun matto che emette fatture, incassa i ricavi e non registra i documenti in contabilità…

Qual è il senso dello spesometro trimestrale? Far ammattire chi emette e registra le fatture (e pertanto non fa nero)? Peraltro nella stessa legge che ha istituito il nuovo adempimento è stato approvato un condono sulle cartelle esattoriali, perché si tratta di un vero e proprio condono!

Il suggerimento da dare quindi è di fregarsene di essere corretti, perchè lo Stato ti strozza di adempimenti, e aspettare il prossimo condono che premierà chi non ha adempiuto, perchè tanto non paga le sanzioni?

Scusate lo sfogo, ma sento che la professione che ho amato si sta svilendo. Mi piacerebbe che queste righe le leggessero le persone che redigono i testi di legge e le circolari.

 

8 febbraio 2017

Lettera Firmata