Cessione d'azienda con patto di riservato dominio (e mancato pagamento del prezzo convenuto)

dedichiamo un approfondimento di 10 pagine al complesso caso della cessione d’azienda collegata al patto di riservato dominio, cioè condizionata all’integrale pagamento del prezzo da parte dell’acquirente: la disciplina civilistica, le problematiche relativamente alle imposte dirette, la gestione dell’imposta di registro, la responsabilità fiscale condivisa fra cedente e cessionario, il ritorno dell’azienda a causa del mancato pagamento, plusvalenza che viene in tutto o in parte ad essere annullata…

Foglio di appunti Commercialista TelematicoLa Risoluzione ministeriale n. 91 del 13 ottobre 2016 chiarisce finalmente quale debba essere il trattamento ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta di registro nel caso in cui a seguito dell’applicazione della clausola di patto di riservato dominio ex art. 1523 C.C. l’azienda ceduta ritorni nel possesso della parte cedente.

Può accadere infatti che l’acquirente l’azienda, come nel caso in esame, non ottemperi agli impegni assunti nel contratto, ed in particolare all’integrale pagamento del prezzo convenuto, e che dunque sia tenuto a “restituire” l’azienda al cedente.

Ora si pone la questione, tutt’altro che di poco conto, di come gestire dal punto di vista fiscale tale operazione con particolare attenzione agli effetti in capo al cedente che ha dichiarato una plusvalenza che viene in tutto o in parte ad essere annullata.

L’agenzia chiarisce anche, aspetto certamente altrettanto importante, cosa avvenga ai fini dell’imposta di registro.

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