Una delle indicazioni contenute negli inviti a comparire dell’Agenzia delle entrate per l’instaurazione del contraddittorio in caso di non congruità a seguito dell’applicazione degli studi di settore riguarda l’incongruenza dei ricavi reiterata nel tempo. Tuttavia, tale indicazione, la cui finalità è quella di integrare la motivazione di un possibile avviso di accertamento conseguente all’applicazione del software Ge.Ri.Co, non appare di per sé sufficiente a legittimare la pretesa impositiva dell’Amministrazione finanziaria.
Il problema trova la sua radice nella posizione della giurisprudenza, che si è formata nel corso degli anni, circa la natura di quelle presunzioni che avrebbero dovuto legittimare gli accertamenti fondati sugli studi di settore. Le sentenze della Corte di Cassazione, a sezioni unite, nn. 26635, 266