Le attività di controllo fiscale presteranno sempre più attenzione al noleggio di natanti: le informazioni sensibili sottoposte a verifica.
Occupiamoci delle modalità di controllo del settore Noleggio barche da diporto, evidenziandone le caratteristiche particolari, gli aspetti di maggiore interesse, avvalendoci anche della metodologia di controllo a suo tempo diramata dall’Amministrazione finanziaria.
Attività di noleggio natanti
L’attività di noleggio di natanti (mosconi, pedalò, piccole imbarcazioni a vela, windsurf) è regolamentata, annualmente, con una apposita ordinanza emanata dalla Capitaneria competente, dove è possibile rilevare il tipo e numero di unità noleggiabili,la distanza massima di navigazione dalla costa, i limiti di età del locatario del natante, le altre condizioni particolari per l’esercizio dell’attività.
Attività di noleggio imbarcazioni
Generalmente le società di noleggio imbarcazioni offrono tutta una serie di servizi e destinazioni, attraverso una ampia gamma di barche di proprietà ed a una rete di contatti con diversi operatori.
Fino al 1996, esisteva l’obbligo di iscrivere le imbarcazioni destinate al noleggio nell’apposito R.U.D.L.N. (registro unità diporto adibite alla locazione ed al noleggio) e le imprese che esercitavano il noleggio dovevano essere iscritte nel R.S.I.D. (ruolo speciale imprese diporto), registri entrambi tenuti presso le Capitanerie. Attualmente, invece, è prevista, nel registro di iscrizione delle unità da diporto, la sola annotazione (riportata anche sulla licenza di navigazione) dell’utilizzo dell’unità da diporto per fini di locazione e noleggio con l’indicazione dei soggetti, e il numero di iscrizione nel registro delle imprese della competente C.C.I.A.A..
Elementi caratterizzanti l’attività di noleggio mezzi di trasporto marittimi e fluviali
Di seguito riportiamo, sinteticamente, alcuni elementi che caratterizzano l’attività delle imprese noleggiatrici ed influenzano il volume d’affari :
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attrezzatura specifica;
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servizi aggiuntivi offerti;
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fattori climatici ;
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tariffe.
Utilizzo di internet per assumere informazioni relative al soggetto da verificare
Al fine di raccogliere maggiori informazioni sul soggetto da sottoporre a controllo, spesso i verificatori utilizzano Internet a supporto dell’attività di controllo.
Informazioni utili potranno essere “prelevate” anche dai siti delle riviste specializzate presenti sulla rete (“Nautica”, “Bolina”, “Il Giornale delle Vela”, ecc.).
Controlli prioritari
Acquisite le informazioni in maniera riservata, vediamo quali sono i controlli che il contribuente, al di là di quelli di rito, si deve attendere:
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reperimento dei contratti conclusi con i clienti utilizzatori e con soggetti terzi (altre società di noleggio o privati) per l’utilizzo delle loro imbarcazioni;
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reperimento delle istanze presentate alla Capitaneria di Porto (o presso l’autorità per la navigazione interna) per l’autorizzazione all’esercizio dell’attività;
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analisi della quantità e composizione delle attrezzature informatiche presenti;
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acquisizione dei supporti magnetici rinvenuti;
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inventariazione analitica (numero, valore e fornitore) dei natanti e delle imbarcazioni e della eventuale merce presente in magazzino (estendendo la ricerca anche ad eventuali altri locali a disposizione di cui si abbia conoscenza);
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richiesta e verbalizzazione delle dichiarazioni di parte circa:
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misura e modalità di riconoscimento degli sconti e delle convenzioni eventualmente praticati;
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modalità di gestione della cassa al fine di appurare la frequenza e l’entità dei prelievi da parte del titolare, la data , l’importo e la causale dell’ultimo prelevamento;
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tariffe praticate e periodi di attività.
Indizi di evasione fiscale
A titolo indicativo, si indicano alcuni elementi indiziari e sintomatici dell’esistenza di prestazioni non contabilizzate, tipiche del settore:
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incongruenza tra i documenti fiscali emessi ed i periodi di maggior utilizzo delle barche, tenuto conto delle differenti stagioni climatiche relative alle varie località turistiche dove viene svolta l’attività;
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incongruenza tra i dati contabili, le attrezzature e la manodopera rilevate al momento dell’accesso;
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omessa contabilizzazione dei costi relativi ai consumi essenziali.
Costi da verificare
I ricavi derivanti dall’attività di noleggio vengono confrontati con i costi sostenuti per assicurazioni, ormeggio nel porto, rimessaggio, manutenzione sugli scafi e sulle attrezzature di coperta, costi per il personale dipendente, costi per attrezzature specifiche, costi per l’acquisizione dei locali.
Dalle fatture di acquisto possono infatti emergere utili elementi per una valutazione sulla convenienza economica della gestione dell’impresa.
Attenzione particolare va all’ampiezza del rischio coperto dall’assicurazione : un’eventuale sproporzione tra l’entità dei servizi determinabili dal capitale assicurato e quanto dichiarato, può costituire ulteriore indizio di occultamento dei corrispettivi.
La ricostruzione del volume d’affari
Ricostruzione dei ricavi da noleggio di natanti
Per la ricostruzione del volume d’affari generalmente i verificatori prendono spunto dalla determinazione del numero di barche noleggiate, sulla base dei dati forniti dalla Capitaneria, riscontrati con quanto emerge dalle scritture contabili e quanto rilevato in fase di accesso.
Eventuali discrepanze tra quanto dichiarato ed i mezzi effettivamente utilizzati costituiscono indizio di ricavi non contabilizzati.
Sarà utile calcolare i giorni “utili” della stagione balneare (eliminando quei giorni caratterizzati da mare mosso o pioggia).
In mancanza di altri elementi documentali si potrà procedere ad una ricostruzione indiretta dei ricavi con delle percentuali di utilizzo dei natanti, considerando un maggiore utilizzo nei week-end e nel periodo centrale della stagione balneare.
Ricostruzione dei ricavi da noleggio di imbarcazioni
Anche per la ricostruzione dei ricavi di una impresa di “charter” di imbarcazioni bisogna spesso si parte dalla determinazione del numero di unità locate. E’ necessario, inoltre, considerare la possibilità che l’impresa abbia noleggiato unità non di proprietà. Queste informazioni possono essere desunte dalla documentazione rinvenuta (contratti, brogliacci, schede clienti, dati estratti dai personal computer).
Altre informazioni per la ricostruzione del reale numero di imbarcazioni noleggiate, possono venire dall’analisi delle fatture di acquisto nelle quali sono riportate le spese per attracco in porto, alaggio, manutenzione sullo scafo e sul motore, custodia a secco dell’imbarcazione (invernaggio). Dalle fatture è possibile rilevare l’imbarcazione oggetto della prestazione e quindi, un riscontro tra i dati emergenti da questa documentazione e i dati relativi alle imbarcazioni possedute, può rivelare utili elementi per la ricostruzione dei ricavi.
Per ogni imbarcazione andrà determinato:
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il numero di giornate o settimane di noleggio ( in questa fase bisogna tener conto delle condizioni climatiche del mare dove naviga la barca e delle eventuali settimane in cui la barca è in rimessaggio e dunque non è noleggiabile ) ;
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il numero massimo di persone imbarcabili.
Bisogna tener conto se la barca è stata noleggiata senza skipper o con skipper; per le imbarcazioni più grandi e di un certo valore economico oltre allo skipper è previsto un marinaio ( il servizio dello skipper comporta il pagamento di un extra ).
Nell’applicare le tariffe devono essere considerati gli eventuali sconti applicati ai periodi prolungati (ad esempio da una settimana a quindici giorni) .
Sulla base di tutti questi dati (numero di persone imbarcate, periodo di noleggio, tariffe applicate, eventuali sconti, eventuale extra per lo skipper e il marinaio se previsto) è possibile, per i verificatori, determinare i ricavi da noleggio per ogni singola imbarcazione, che andranno confrontati con gli importi regolarmente fatturati e contabilizzati.
Per la ricostruzione dei ricavi derivanti da noleggio imbarcazioni non di proprietà o naviganti in località lontane dal luogo della verifica gli elementi utili possono derivare dai contratti stipulati con le altre imprese di “charter”, eventuali fax di conferma delle prenotazioni, biglietti aerei acquistati per conto dei clienti noleggiatori, ecc..
Nei contratti stipulati con le altre imprese di noleggio viene indicata la percentuale del canone spettante alle parti, i periodi di messa a disposizione delle imbarcazioni, le basi (porti) di partenza e di arrivo per ogni crociera e la parte contraente che deve sostenere il costo assicurativo.
Per una più precisa determinazione dei periodi di noleggio, può essere utile verificare le date delle prenotazioni dei viaggi per il trasferimento dei clienti ai porti di imbarco e sbarco e confrontarli con quelli risultanti dalle fatture.
21 settembre 2010
Francesco Buetto