Cos'è la motivazione per relationem
La motivazione per relationem è quel particolare meccanismo per cui, l’ufficio, nel descrivere le ragioni dell’atto di accertamento, rinvia ad altro atto (per esempio, ad un precedente processo verbale di constatazione), se tale atto è in possesso del contribuente.
Spesso gli avvisi di accertamento degli uffici dell'Agenzia delle Entrate sono motivati per relationem al processo verbale di constatazione, utilizzando l’atto istruttorio (il p.v.c.) per il perfezionamento del provvedimento.
Qualora i processi verbali di constatazione o gli altri atti procedimentali richiamati nella motivazione siano stati preventivamente notificati o comunicati al contribuente, gli uffici non hanno l’obbligo di allegare gli stessi agli avvisi di accertamento.
Nel regime attuale, pertanto, la motivazione per relationem della decisione amministrativa tributaria è ammessa a condizione che l'atto richiamato sia allegato alla decisione notificata ovvero se lo stesso riproduce il cosiddetto contenuto essenziale dell'atto richiamato.
Se la motivazione del provvedimento amministrativo d'imposizione tributaria è redatta con rinvio ad un'altra dichiarazione amministrativa questa dev'essere allegata, oppure della dichiarazione richiamata e non allegata si devono riprodurre gli elementi – oggetto, contenuto e destinatari - necessari e sufficienti per la motivazione del provvedimento rinviante.
Riferimenti normativi:
• Art. 42 DPR n. 600/73;
• Art. 54 DPR n. 633/72;
• Art. 3, L. n. 241/90;
• Art. 7 L. n.212/2000;
• Il D.Lgs. n. 32/2001.
Approfondimenti sulla motivazione per relationem:
La validità della motivazione per relationem
Motivazione per relationem e documentazione allegata: le ultime dalla Cassazione
Processo verbale di constatazione e motivazione per relationem