I lavori in corso su ordinazione: aspetti operativi e contabili

Pubblicato il 28 novembre 2006

I lavori in corso su ordinazione (o lavori su commessa) sono quelli in cui il contratto è finalizzato alla costruzione di un bene o progetto o alla combinazione di beni strettamente connessi o interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro utilizzazione finale

Sintesi

I lavori in corso su ordinazione (chiamati anche lavori su commessa) sono quelli in cui il contratto è finalizzato alla costruzione di un bene o progetto unico o alla combinazione di beni
strettamente connessi o interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro utilizzazione finale (IAS 11 e PCN n. 23).

I principi contabili internazionali non ammettono la valutazione secondo il metodo della “commessa completata”, con l’eccezione dell’impossibilità di calcolare in maniera attendibile i ricavi della commessa
(par. 32 dello IAS 11), nel qual caso i ricavi vanno contabilizzati nei limiti dei costi di commessa recuperabili.

Le varie forme di lavori in corso su ordinazione

I lavori in corso su ordinazione si distinguono in due grandi classi:
1) i lavori in corso di durata annuale e infrannuale;
2) i lavori in corso di durata pluriennale.

In genere, questi contratti sono stipulati da imprese industriali che realizzano beni unici quali: a) impianti industriali, navi, grandi macchinari progettati su richiesta del cliente; b) costruzioni edili quali: edifici, strade, ponti, ecc.

La differenza tra la valutazione dei lavori in corso di durata annuale o infrannuale e quelli di durata pluriennale è sostanzialmente diversa, perché i primi in genere vengono valutati “al costo” chiudendosi il ciclo economico, nell’ambito dello stesso esercizio, mentre i secondi dovrebbero essere valutati con un criterio che incorpori l’utile che gradatamente si sta formando in funzione del completamento della costruzione. Non a caso, i principi contabili internazionali impongono l’adozione del metodo di valutazione denominato della “percentuale di completamento dei lavori”, che consiste nel valutare le rimanenze di lavori in corso di durata ultrannuale, attraverso l’applicazione della percentuale di avanzamento dei lavori ai compensi pattuiti.

Ad esempio, se i compensi pattuiti sono pari a 40.000.000 di euro e tenendo conto dello stato di avanzamento dei lavori abbiamo completato il 50% delle opere programmate, la valutazione dei lavori in corso sarà di 20.000.000 Euro.

La Guida OIC, a pagina 88, nel richiamare il principio contabile nazionale n. 23, specifica che le commesse in genere sono di due specie:
1) commesse a prezzo predeterminato nelle quali l’impresa costruttrice pattuisce un prezzo unico per l’opera;
2) commesse a margine garantito, nelle quali le parti fissano a priori, la quota di utile che l’impresa costruttrice aggiungerà ai costi di commessa.

Nei compensi pattuiti, occorrerà includere anche i cosidetti claims espressione inglese che identifica le revisioni prezzi, i compensi per le varianti d’opera, gli incentivi, sempreché certi nel diritto per l’appaltatore. In una logica di matchingprinciple (principio di correlazione costi-ricavi) sul versante costi di produzione occorrerà conteggiare in conto commessa, sia i costi diretti che i costi comuni ad essa afferenti.
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vedi anche:

Lavori in corso su ordinazione infrannuali, applicazioni degli studi di settore e analisi delle discrasie

 

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