La cointestazione di un conto corrente bancario: i problemi della titolarità degli importi risultanti dal rapporto con particolare riferimento al caso di separazione tra coniugi e del caso di una successione.
La cointestazione di un conto corrente bancario, come pure di un deposito titoli, è una situazione che si verifica sempre più frequentemente nella realtà.
Di norma si tratta di conti cointestati tra i coniugi, ma talvolta anche ad altri familiari (fratelli, genitori, parenti vari). Ne analizziamo un aspetto particolare, che riguarda la titolarità degli importi risultanti dal rapporto; la questione ovviamente può avere una rilevanza particolare in caso di separazione tra coniugi come pure nel caso di una successione. In un successivo articolo tratteremo del deposito titoli cointestato .
La Cassazione ha avuto modo di interessarsi della questione del conto corrente cointestato innumerevoli volte, sia sotto l’aspetti civilistico che fiscale: qui commentiamo la sentenza più recente, la n. 22613 del 5 agosto 2025.
Conto corrente cointestato: l’ultimo intervento della Cassazione
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22613 del 5 agosto 2025, ha confermato quanto già altre volte pronunciato: il versamento di una somma, anche consistente, in un conto cointestato non necessariamente presuppone una liberalità indiretta.
Il caso si riferiva ad una questione successoria; il marito, in seconde nozze, aveva presentato ricorso per chiedere lo scioglimento della comunione ereditaria con il figlio, di prime nozze, della moglie. Il figlio aveva chiesto la collazione della donazione indiretta effettuata dalla madre, consistente nel versamento di una consistente somma, proveniente