Quando un’azienda non può accedere alla cassa integrazione, entra in gioco il FIS, uno strumento che tutela i lavoratori nei casi di sospensione o riduzione dell’attività. Ma chi ne ha diritto, come funziona e quali sono i limiti e le condizioni da rispettare? Una guida utile per orientarsi nel sistema degli ammortizzatori sociali.
Fondo di Integrazione Salariale (FIS): la tutela INPS per i lavoratori esclusi dalla CIG
Le prestazioni assistenziali dell’INPS comprendono il sostegno economico ai lavoratori al verificarsi di situazioni aziendali che comportano una sospensione / riduzione dell’attività economico-produttiva.
A seconda delle dimensioni aziendali e del settore di inquadramento del datore di lavoro oltre che delle cause all’origine della contrazione del lavoro gli strumenti previsti dall’INPS sono la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) o Straordinaria (CIGS).
Dal momento che talune realtà non rientrano nella platea dei soggetti beneficiari di CIGO e CIGS, la normativa (Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 148), nell’ottica di assicurare forme di integrazione salariale a tutti i dipendenti, a prescindere dal settore di appartenenza e della dimensione occupazionale del datore di lavoro, ha previsto la costituzione di fondi di solidarietà:
- bilaterali, contemplati da accordi e contratti collettivi, anche intersettoriali;
- alternativi, previsti dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative per i settori dell’artigiana