Il Regno Unito ha abolito il concetto di “domicile”, caposaldo secolare del suo sistema fiscale, e introduce un nuovo regime per i residenti qualificati. Cambiano le regole su redditi e plusvalenze estere, trust, successione e pianificazione patrimoniale. Un passaggio cruciale da comprendere e gestire con attenzione.
Pianificazione fiscale UK post-2025: addio al domicile, nuove regole in arrivo
A partire dallo scorso 6 aprile 2025 il Regno Unito ha avviato una trasformazione strutturale del proprio sistema fiscale internazionale, eliminando il concetto di domicile come criterio giuridico per stabilire l’imposizione fiscale su redditi e patrimoni detenuti all’estero.
Si tratta di una svolta epocale: il concetto di “domicile” era un pilastro del sistema fiscale britannico da oltre due secoli, e aveva permesso a numerosi stranieri di stabilirsi nel Regno Unito mantenendo una protezione fiscale sui redditi esteri, attraverso il regime dei Resident non Dom (remittance basis).
Cosa cambia concretamente?
- il “domicile” non sarà più un criterio fiscale rilevante per determinare l’obbligo di dichiarazione e tassazione dei redditi e capital gains esteri di una persona fisica.
- viene abolita la remittance basis, ovvero la possibilità (tipicamente riservata ai non-domiciliati) di essere tassati nel Regno Unito solo sui redditi e guadagni esteri effettivamente trasferiti (remitted) nel Paese.
- in sua sostituzione viene introdotto un nuovo regime agevolato per determinate categorie di soggetti, denominati Qualifying New Residents (QNR), che potranno beneficiare di esenzioni fiscali sui redditi e le plusvalenze estere per un periodo di tempo limitato.
Questo cambiamento avrà conseguenze significative per:
- individui ad alta mobilità internazionale (expatriates, imprenditori globali);
- “Rimpatriati” che desiderano stabilirsi nuovamente nel Regno Unito;
- Settlor e beneficiari di trust esteri, che finora potevano utilizzare la remittance basis per posticipare o evitare la tassazione su determinati flussi esteri.
Abolizione del Regime Non Dom e introduzione del regime Qualifying New Residents
Il regime Non Dom ha cessato di esistere il 5 aprile 2025. A partire dal 6 Aprile 2025, il Regno Unito ha introdotto un nuovo regime sostitutivo riservato esclusivamente a coloro che soddisfano i requisiti per essere considerati “Qualifying New Residents” (QNR).
Chi può essere considerato un QNR?
Per essere qualificato come Qualifying New Residents, un individuo deve:
- essere fiscalmente residente nel Regno Unito nell’anno fiscale in cui intende beneficiare del regime;
- non essere stato residente fiscale nel Regno Unito per ciascuno dei 10 anni fiscali precedenti all’anno in questione;
- non è più necessario verificare se l’individuo sia domiciliato nel Regno Unito: lo status di “domicile” è stato abrogato come criterio fiscale.
Esempio pratico: un individuo che diventa residente UK nel 2025/26, e che non è stato residente in alcuno dei 10 anni fiscali precedenti (dal 2015/16 al 2024/25), potrà beneficiare del regime QNR per i quattro anni fiscali consecutivi 2025/26, 2026/27, 2027/28 e 2028/29.
Durante questo periodo, il QNR potrà usufruire di importanti esenzioni fiscali, pur essendo considerato fiscalmente residente nel Regno Unito.
Durata del regime Qualifying New Residents
Il periodo agevolato è valido solo per i primi 4 anni di residenza fiscale nel Regno Unito, non rinnovabili.
- il conteggio inizia dal primo anno fiscale in cui la persona fisica diventa residente UK e soddisfa i requisiti Qualifying New Residents.
- lo status di QNR viene automaticamente perso dopo il quarto anno fiscale consecutivo di residenza.
Misure transitorie: inclusione di rimpatriati recenti
Per evitare penalizzazioni a chi è rientrato nel Regno Unito prima dell’annuncio ufficiale della riforma (marzo 2024), è prevista una disposizione transitoria.
Potranno accedere al regime QNR anche soggetti che:
- erano non residenti nel Regno Unito per almeno 10 anni fiscali consecutivi prima del 6 aprile 2022;
- e che sono diventati residenti fiscali UK dopo tale data ma prima del 6 aprile 2025.
In pratica, anche se un soggetto è già residente in UK nell’anno fiscale 2024/25, potrà comunque qualificarsi come QNR dal 2025/26, purché non sia stato residente fiscale nel Regno Unito nei 10 anni precedenti il 2022.
Questa previsione è pensata per garantire equità di trattamento verso chi ha perso la possibilità di accedere al regime Non Dom ma non aveva ancora 15 anni di residenza continuativa.
Implicazioni strategiche della riforma
L’eliminazione del concetto di “domicile” e l’introduzione del QNR regime rappresentano una semplificazione formale, ma con implicazioni sostanziali di grande portata:
- viene rimossa una delle principali fonti di incertezza interpretativa e contenzioso fiscale.
- viene favorito un approccio più trasparente e “residence-based” alla tassazione dei redditi mondiali.
- tuttavia, la durata limitata del regime QNR (4 anni) e la perdita dell’income tax personal allowance (soglia esentasse pari per l’anno fiscale 2025 a £ 12,750) da parte di chi opta per le esenzioni sui redditi esteri impongono una pianificazione fiscale strategica già dal primo anno di residenza.
È importante sottolineare che la foreign income exemption non è automatica: va espressamente richiesta mediante opzione annuale nel tax return.
Tipologie di redditi esteri esenti
L’esenzione riguarda i redditi qualificati di fonte estera, che comprendono:
- dividendi e interessi provenienti da investimenti esteri (azioni, obbligazioni, conti bancari all’estero);
- redditi pensionistici derivanti da schemi pensionistici stranieri (pubblici o privati);
- profitti d’impresa o redditi da attività commerciali estere, incluse attività individuali o partecipazioni in partnership;
- redditi immobiliari esteri, inclusi affitti da proprietà locate all’estero;
- royalties e altri proventi derivanti dallo sfruttamento di proprietà intellettuali registrate o generate all’estero;
- distribuzioni da trust esteri, anche se controllati dal Qualifying New Residents stesso (con particolari cautele da valutare caso per caso);
- plusvalenze da polizze vita estere: queste, tuttavia, saranno trattate come reddito imponibile (e non come capital gain), e quindi escluse dal beneficio se non chiaramente qualificate come reddito estero.
Limitazioni: redditi esteri pre-2025 sotto regime Non Dom
Per i soggetti che in passato hanno utilizzato la remittance basis attraverso il regime dei Residenti non Domiciliati, resta fondamentale distinguere tra:
- redditi esteri generati dopo il 6 aprile 2025, per i quali il Qualifying New Residents può accedere all’esenzione piena;
- redditi esteri generati prima del 6 aprile 2025 ma non ancora rimessi nel Regno Unito, per i quali l’esenzione QNR non si applica.
Questi redditi “accumulati” – ad esempio profitti non distribuiti, interessi capitalizzati, dividendi reinvestiti – saranno tassabili in caso di rimpatrio nel Regno Unito, ma potranno beneficiare del regime agevolato Temporary Repatriation Facility, se rimessi entro le scadenze previste.
Temporary Repatriation Facility (TRF): tassazione agevolata per redditi e capital gains pre-2025
La Temporary Repatriation Facility è una misura straordinaria pensata per accompagnare la transizione tra il vecchio sistema dei resident non domicile (remittance basis) e il nuovo regime QNR.
Consente a coloro che hanno usufruito della remittance basis prima del 6 aprile 2025 di rimpatriare redditi e plusvalenze estere accumulati con una tassazione ridotta, se effettuano trasferimenti di redditi esteri in UK nei 3 anni successivi all’entrata in vigore del nuovo sistema.
Aliquote ridotte Temporary Repatriation Facility (TRF):
- 12% sull’importo di redditi esteri trasferito in UK nei periodi d’imposta 2025/26 e 2026/27;
- 15% se il trasferimento avviene nel periodo d’imposta 2027/28.
L’aliquota si applica in luogo delle normali aliquote progressive sul reddito o sui capital gains (che possono raggiungere il 45% per I contribuenti ad elevato reddito).
Applicabilità della Temporary Repatriation Facility (TRF) ai trust esteri
La TRF si estende anche a trust esteri, a condizione che:
- le distribuzioni ai beneficiari UK avvengano entro il periodo agevolato (2025/26–2027/28);
- i fondi distribuiti siano riconducibili a redditi o capital gains esteri generati e non rimessi prima del 6 aprile 2025;
- il beneficiario UK sia stato in precedenza residente non domiciliato per tali fondi.
In tal caso, il beneficiario potrà versare l’imposta con l’aliquota ridotta, invece che alle aliquote ordinarie.
Esenzione da Capital Gains Tax (CGT) – Foreign Gains Exemption
I QNR possono inoltre beneficiare di un’esenzione analoga anche per quanto riguarda le plusvalenze realizzate su asset esteri.
Condizioni per l’esenzione Capital Gain Tax:
- l’asset deve essere di fonte estera (es. immobili, partecipazioni, strumenti finanziari detenuti al di fuori del Regno Unito);
- il soggetto deve essere qualificato come Qualifying New Residents nel periodo d’imposta;
- deve essere presentata una foreign gains claim nella dichiarazione dei redditi.
Anche in questo caso, l’esenzione si applica anche se le plusvalenze realizzate all’estero vengono trasferite nel Regno Unito.
Questa rappresenta un netto miglioramento rispetto alla precedente regime Resident Non Dom, che comportava l’imposizione in caso di rimessa.
Inheritance Tax (IHT) e il nuovo concetto di Long-Term UK Resident (LTR)
La riforma fiscale 2025 segna l’eliminazione del domicilio come criterio per la soggezione all’Inheritance Tax (IHT) e introduce una nuova figura chiave: il Long-Term UK Resident (LTR).
Definizione di LTR
Un individuo è qualificato come Long Term Resident se:
- é stato fiscalmente residente nel Regno Unito per almeno 10 dei precedenti 20 anni fiscali;
- mantiene lo status di Long Term Resident fino a che non trascorrono 10 anni consecutivi come non residente nel Regno Unito.
Non è richiesta continuità nella residenza: anche 10 anni non consecutivi negli ultimi 20 fanno scattare lo status di LTR.
Implicazioni pratiche dell’essere un Long Term Resident
- gli individui che acquisiscono lo status di Long Term Resident saranno soggetti all’Inheritance tax sull’intero patrimonio mondiale (non solo sui beni situati nel Regno Unito).
- l’effetto è sostanzialmente analogo a quello dello “UK domicile” sotto il vecchio regime, ma con un criterio più oggettivo e meno contestabile.
- chi cessa la residenza fiscale UK nel 2025/26 (ad esempio per anticipare gli effetti della riforma) continuerà a essere soggetto a IHT su base mondiale per ulteriori 3 anni (cosiddetto “tail provision”).
Excluded Property Trusts (EPT): nuove regole dal 6 aprile 2025
Gli Excluded Property Trusts (EPT), strumento fondamentale di pianificazione patrimoniale per i non domiciliati, restano utilizzabili anche dopo la riforma, ma subiscono una riformulazione cruciale.
Cosa cambia?
- la qualifica di EPT non dipenderà più dallo status di “non domiciliato”, bensì dal fatto che il settlor (disponente) non sia un Long Term Resident al momento della costituzione del trust.
- un trust istituito da un non-LTR potrà ancora essere considerato Excluded Property Trust, quindi esente da Inheritance Tax su asset non-UK.
- tuttavia, se il settlor diventa LTR in un momento successivo, il trust perderà lo status di EPT, con applicazione delle imposte periodiche (decenniali) e exit charges sulle distribuzioni.
Regole fiscali sui redditi e capital gains
I redditi e le plusvalenze generati dall’EPT non sono imponibili nel Regno Unito se il settlor è:
-
- non residente UK;
- oppure qualificato come QNR e non è un beneficiario del trust.
Per mantenere, quindi, lo status di Excluded Property Trusts ed evitare che i beni all’interno dello stesso trust siano soggetti a IHT mondiale, il settlor dovrebbe escludersi formalmente come beneficiario prima di diventare Long Term Resident.
Caso di studio: Richard (ritorno da UAE)
- Richard ha vissuto 15 anni negli Emirati Arabi Uniti, e rientra nel Regno Unito nel 2025/26.
- si qualifica come QNR e beneficerà per 4 anni di esenzione su redditi e plusvalenze estere.
- intende costituire un Excluded Property Trust con il ricavato della vendita della villa a Dubai (£4 milioni).
- la strategia prevede di escludere sé e la moglie dal trust entro il 2029, in modo da evitare che il trust venga riclassificato come imponibile una volta che Richard acquisirà lo status di Long Term Resident.
Le Family Investment Companies (FIC): controllo, crescita e passaggio generazionale
Le Family Investment Companies (FIC) rappresentano uno strumento sofisticato di pianificazione patrimoniale, sempre più rilevante in un contesto post-riforma dove l’abolizione del concetto di domicile e l’introduzione dei nuovi regimi QNR e LTR impongono un ripensamento strategico delle modalità di conservazione e trasmissione della ricchezza.
Le FIC sono società private costituite con l’obiettivo di custodire, far crescere e trasferire il patrimonio familiare in maniera strutturata, efficiente sotto il profilo fiscale e sostenibile nel lungo termine. Sono spesso impiegate come alternativa moderna ai trust, oppure in combinazione con essi.
Struttura tipica di una Family Investment Companies (FIC)
Emissione di diverse classi di azioni, per separare:
- Azioni A (diritti di voto): detenute dai genitori o fondatori per mantenere il controllo gestionale;
- Azioni B (diritti ai dividendi): attribuite ai figli o a un trust familiare per beneficiare dei proventi;
- Azioni D (diritti sul capitale): impiegate per il passaggio alle generazioni successive.
La governance societaria può essere regolata mediante statuti personalizzati, accordi parasociali e regole interne che disciplinano le modalità di voto, distribuzione di utili, diritti di recesso e cessione delle quote.
Vantaggi delle FIC
- Controllo centralizzato: il fondatore può mantenere il controllo strategico anche dopo il trasferimento della ricchezza.
- Efficienza fiscale: il valore delle azioni può essere strutturato in modo da ridurre l’esposizione all’Inheritance Tax.
- Pianificazione del passaggio generazionale: permette un trasferimento graduale e controllato degli asset.
- Protezione patrimoniale: statuti e accordi blindano la governance da influenze esterne o conflitti familiari.
- Flessibilità cross-border: possono essere utilizzate in combinazione con trust e polizze vita per coordinare patrimoni globali.
L’anno fiscale 2025/26 segnerà un punto di non ritorno nella fiscalità internazionale del Regno Unito. L’eliminazione del domicile e l’introduzione delle nuove categorie QNR e LTR trasformano profondamente le regole per:
- la tassazione dei redditi e capital gains esteri;
- la trasmissione patrimoniale intergenerazionale;
- la gestione di trust, strutture societarie e polizze assicurative internazionali.
Azioni chiave da intraprendere:
- Verificare l’eleggibilità come QNR o LTR e pianificare in anticipo il proprio orizzonte di residenza;
- Costituire o ristrutturare EPT entro il termine utile e coordinare l’esclusione del settlor dai beneficiari;
- Valutare l’uso combinato di EPT e FIC per diversificare controllo e rendimenti;
- Utilizzare la TRF per rimpatriare redditi non tassati in modo fiscalmente efficiente;
- Considerare trasferimenti internazionali verso Paesi con regimi di favore, in linea con le proprie esigenze familiari e patrimoniali.
Una pianificazione su misura, interdisciplinare e proattiva è essenziale per cogliere le opportunità della nuova normativa ed evitare rischi latenti legati a residenza, controlli, benefici economici e struttura del patrimonio.
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Sabato 19 luglio 2025