Il trust, strumento di origine anglosassone, suscita sempre più interesse anche in Italia. Dalla sua introduzione, il quadro è profondamente mutato, soprattutto sotto il profilo fiscale. Oggi, una recente riforma ne ha ridisegnato la disciplina tributaria, aprendo nuove prospettive e sollevando interrogativi strategici.
Tassazione dei trust in Italia: tra passato giurisprudenziale e futuro normativo
Il trust è un istituto di “common law” entrato a far parte del nostro ordinamento dal momento in cui l’Italia, nel 1989, ha ratificato la Convenzione dell’Aja del 1° luglio 1985. Non pretendiamo di illustrare tutte le tematiche giuridiche ed economiche del trust, ma certamente desideriamo fornire delle informazioni senza la pretesa dell’esaustività e neppure l’esigenza di essere considerate come parere. Ciò che verrà qui considerato sono solo delle semplici considerazioni di un istituto fiscale che ora si sta sviluppando anche nel nostro sistema tributario.
Cerchiamo con tale elaborato di fornire delle riflessioni che mettono in risalto le imposte (dirette – indirette, fisse o variabili) che andranno a gravare su tale istituzione. Si tralasciano qui le tematiche di natura civilistica, tenuto conto che il trust ha avuto origine nel diritto anglosassone e, quindi, non essendo di civil-law, è stato importato dall’Inghilterra dove era presente centinaia e centinaia di anni fa.
Il trust in Italia
I suoi albori in Italia sono stati avvertiti solo all’inizio degli anni ottanta del secolo scorso e oggi si è molto evoluto anche nel nostro Paese, tanto che il legislatore ha provveduto a regolamentarlo con apposite disposizioni di legge.
Angelo Busani[1], noto studioso di questo istituto ha affermato che il trust non è “roba da ricchi” ma può essere considerato anche in un’ottica di futura prevenzione e di pianificazione di famiglie che possiedono aziende con grandi patrimoni. È uno strumento specialistico che affonderà sempre di più le sue radici nel nostro sistema fiscale ereditario a mano a mano che trascorrerà il tempo.
La riforma fiscale ed il trust
Il D.Lgs. 18 settembre 2024, n. 139 (Disposizioni per la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e donazioni, dell’imposta di bollo e degli altri tributi diversi dall’IVA) ha apportato rilevanti modifiche al D.Lgs. 346/1990 (TUS), sancendo espressamente per la prima volta l’applicazione dell’imposta di successione e donazione ai trust e agli altri vincoli di destinazione.
Con l’approvazione di tale riforma, la cui entrata in