I conferimenti a realizzo controllato, estesi a soggetti non residenti, si sovrappongono ora ai conferimenti in neutralità pura intra-UE. Il nuovo assetto normativo genera ambiguità applicative che incidono su profili fiscali e contabili. Chiarire quale regime prevalga è fondamentale per evitare incertezze e possibili effetti distorsivi.
Conferimenti partecipativi tra realizzo controllato e neutralità pura: le ambiguità del D.Lgs 192/2024
Le novità normative e l’effetto sulle discipline dei conferimenti
La disciplina dei conferimenti a regime di realizzo controllato, ex. art. 177, comma 2 TUIR e i conferimenti in neutralità pura, ex. art. 178, comma 1, lett. e) TUIR, sono stati di recente modificati a seguito dell’introduzione del D.Lgs 192/2024, in attuazione della Legge delega per la riforma fiscale n. 111/2023.
Il decreto ha introdotto modifiche, in riferimento ai perimetri soggettivi di applicazione delle discipline sopra richiamate, portando in dote alcune criticità in merito ad alcuni profili di sovrapposizione normativa che in determinate circostanze possono venirsi a creare.