Per agevolare l’utilizzo in compensazione tramite modello F24 del credito riconosciuto alle imprese per investimenti in beni materiali effettuati nel 2025 (o entro giugno 2026 in presenza di acconti), l’Agenzia delle Entrate ha introdotto il codice tributo 7077. Una misura che si inserisce in un quadro normativo rinnovato, con obblighi di comunicazione, limiti di spesa e controlli più stringenti. Analizziamo cosa sapere per accedere al beneficio in modo corretto.
Credito d’imposta 4.0: novità operative e nuovo codice per il modello F24
L’Agenzia delle Entrate ha istituito il codice tributo 7077, denominato “Credito d’imposta di cui all’articolo 1, comma 1057-bis, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 – Transizione 4.0 – articolo 1, commi da 446 a 448, della legge 30 dicembre 2024, n. 207”, per consentire l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta Transizione 4.0 tramite il modello F24.
Credito d’imposta Transizione 4.0: benefici, limiti e adempimenti
L’agevolazione 4.0 è riservata alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.
È riconosciuta per gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2025 ovvero fino al 30 giugno 2026, a condizione che entro il 31 dicembre 2025 il relativo ordine sia stato accettato dal venditore e siano stati pagati acconti per almeno il 20% del costo di acquisizione.
Consiste in un credito d’imposta utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite modello F24.
Sono agevolabili gli investimenti in beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa, esclusi: ⇓ |
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