CU2026 entro 30/4/2026 anche per professionisti e intermediari

Il calendario fiscale si arricchisce di nuove scadenze per l’invio delle Certificazioni Uniche 2026. Cambiano i termini per alcuni redditi da lavoro autonomo e provvigioni, con effetti anche sulle dichiarazioni precompilate. Un riordino che richiede attenzione operativa.

Il D. Lgs. n. 81/2025, recentissimamente pubblicato, contiene, oltre a modifiche all’istituto del CPB (Concordato Preventivo Biennale), novità fiscali di altro genere. In precedenti contributi, abbiamo illustrato le novità sia in tema di CPB, sia in tema di fatturazione elettronica, oggi è il turno del termine legale per l’invio telematico delle Certificazioni Uniche all’Agenzia delle Entrate, in particolare delle future CU2026.

Tale adempimento, esplica conseguenze anche sulla predisposizione delle dichiarazioni dei redditi precompilate, della quale è propedeutico.

 

Nuove regole e nuovi tempi per le CU2026

scadenza CU2026Con l’art. 4 del suddetto decreto delegato, si stabilisce che dal 2026 vanno inviate entro il 30/4 le CU contenenti esclusivamente

  • redditi che derivano da prestazioni di lavoro autonomo rientranti nell’esercizio di arte o professione abituale,
  • provvigioni per le prestazioni non occasionali inerenti a rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di procacciamento di affari.

Il nuovo termine si applica quindi dalle Certificazioni Uniche 2026 relative ai redditi corrisposti nel 2025, che dovranno essere inviate all’Agenzia delle Entrate entro il 30 aprile 2026.

L’invio di tali CU entro il 31 marzo (per le prestazioni di lavoro autonomo abituale) o entro il 16 marzo (per le provvigioni non occasionali) in sostanza si è reso applicabile solo nel 2025.

Come detto, il termine per l’invio delle CU è ancorato a quello per la messa a disposizione delle dichiarazioni cc.dd. precompilate, sicchè tale slittamento ha conseguenze anche in tale fattispecie. Ed infatti, lo stesso articolo del D. Lgs. n. 81/25 dispone il differimento dal 30 aprile al 20 maggio del termine entro cui l’Agenzia delle Entrate deve mettere a disposizione le dichiarazioni dei redditi precompilate relative ai contribuenti titolari di redditi differenti da quelli di lavoro dipendente e assimilati.

Il termine, dunque, si applica dai modelli RedditiPF2026 precompilati, relativi al periodo d’imposta 2025 dei contribuenti titolari di redditi differenti da quelli di lavoro dipendente e assimilati, che dovranno essere resi disponibili dall’Agenzia entro il 20 maggio 2026.

Immutato, dunque, il termine del 30 aprile in relazione alla messa a disposizione delle dichiarazioni dei redditi precompilate dei contribuenti titolari di redditi di lavoro dipendente e assimilati (modelli 730 e RedditiPF).

Si tratta, in sostanza, di un piccolo riordino del calendario dichiarativo, in funzione del contenuto delle CU e della tipologia di redditi dichiarati.

Le criticità di scadenze differenziate

Il differimento, a parere di chi scrive, non è mai un a buona notizia, soprattutto se, come in questo caso, comporta l’esigenza di una distinzione tra certificazioni da trasmettere entro marzo e quelle che si possono inviare successivamente.

Si resta sempre dell’avviso, dunque, di non sfruttare gli slittamenti, inviando tutto, nel caso di specie, possibilmente entro il 16 marzo 2026, per evitare errori o invii tardivi, soprattutto in vista delle prime applicazioni della novità nel 2026. L’aggiornamento di procedure interne e scadenzari potrebbe decisamente essere più laborioso.

 

Danilo Sciuto

Martedì 17 Giugno 2025