La Legge di Bilancio 2025 porta importanti novità al credito d’imposta per gli investimenti e al Piano Transizione 5.0, con incentivi mirati all’innovazione e alla riduzione dei consumi energetici. Il quadro normativo è stato aggiornato per ampliare la platea dei beneficiari, semplificare l’accesso e migliorare la cumulabilità con altre agevolazioni. Analizziamo nel dettaglio le nuove regole, i requisiti e le opportunità per le imprese, con schemi e tabelle per fornire una guida chiara ed efficace.
La Legge di bilancio 2025 introduce diverse modifiche e integrazioni all’art. 38 del DL n. 19/2024, che disciplina il credito d’imposta per gli investimenti, effettuati nel 2024 e 2025, relativi al piano transizione 5.0, nell’ambito di progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici, attuati dal DM 24/07/2024.
Credito d’imposta e piano transizione 5.0: le novità della Legge di Bilancio 2025
L’art. 38 del D.L. n. 19/2024, convertito con modificazioni dalla L. 29 aprile 2024, n. 56, recante “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”, ha istituito il nuovo Piano Transizione 5.0.
Le disposizioni contenute nell’art. 38 D.L. n. 19/2024 hanno individuato i criteri di ammissibilità, anche in termini di risparmio energetico minimo, e il tetto di spesa massimo disponibile per le agevolazioni del Piano, delegando la definizione delle relative modalità attuative a un successivo decreto del Ministro delle imprese e del Made in Italy, da adottare di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, sentito il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Il decreto interministeriale (adottato il 24 luglio 2024 reca le modalità attuative del Piano Transizione 5.0.
In particolare, il provvedimento disciplina
- le disposizioni relative all’ambito soggettivo e oggettivo,
- la misura del beneficio,
- le previsioni concernenti la procedura di accesso all’agevolazione e alla relativa fruizione,
- i connessi oneri documentali,
- le attività di vigilanza e controllo,
- le cause di decadenza e recupero dell’agevolazione.
Vediamo le modifiche portate alla suddetta disciplina dalla legge di bilancio 2025.
Ambito soggettivo
Possono beneficiare del contributo
- tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato
- e le stabili organizzazioni con sede in Italia,
a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale adottato per la determinazione del reddito dell’impresa.
Novità dal 2025Con la legge di bilancio 2025 il credito d’imposta può essere riconosciuto, in alternativa alle imprese, alle società di servizi energetici certificate da un organismo accreditato per i progetti di innovazione effettuati presso l’azienda cliente (c.d. ESCo5). |
Soggetti esclusi
La norma disciplina casi specifici di esclusione, quali:
- Imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, o sottoposizione ad altra procedura concorsuale prevista dal regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, dal codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, di cui al decreto