Come si gestisce il contraddittorio preventivo in sede di procedimento di accertamento tributario? La sola novità legislativa del 2024 non chiarisce tutti gli adempimenti a carico del Fisco per garantire i diritti previsti dal novellato Statuto del contribuente.
Come è noto, il principio del contraddittorio preventivo prevede che tutti gli atti autonomamente impugnabili dinanzi agli organi della giurisdizione tributaria sono preceduti, a pena di annullabilità, da un contraddittorio informato ed effettivo.
Quali atti sono esclusi dal contraddittorio preventivo?
Il comma 2, dell’art. 6-bis, della L. n. 212/2000 esclude però il diritto al contraddittorio per gli atti automatizzati, sostanzialmente automatizzati, di pronta liquidazione e di controllo formale delle dichiarazioni individuati con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, nonché per i casi motivati di fondato pericolo per la riscossione (cfr. D.M. 24 aprile 2024).
L’art. 7-bis, inserito in sede di conversione in L. n. 67/2024, del D.L. n. 39/2024, interpreta il comma 1 dell’art. 6-bis della L. n. 212/2000, nel senso che esso si applica esclusivamente agli atti reca