Per il versamento dei contributi non versati la Cassazione fissa nuovi termini prescrizionali (sentenza n. 22802/2025 a sezioni unite). I lavoratori occupati in nero hanno 10 anni di tempo in più per farla pagare al datore di lavoro. In sostanza, i termini prescrizionali da considerare sono tre: 5 anni per il versamento ordinario dei contributi a carico del datore di lavoro; trascorso questo termine, il datore di lavoro ha 10 anni per versare i contributi necessari alla costituzione di una rendita vitalizia a favore del lavoratore; trascorso anche questo termine, è il lavoratore (in sostituzione del datore di lavoro) ad avere 10 anni di tempo per richiedere la costituzione della rendita vitalizia a suo favore, con il pagamento dei relativi contributi sempre a carico del datore di lavoro; oltre, il lavoratore ha la possibilità di avvalersi della novità, in vigore dal 12 gennaio 2025, cioè di pagarsi da sé i contributi necessari per la costituzione della rendita vitalizia.
10 settembre 2025