Contribuenti forfettari: l’uso improprio della sostitutiva al 5% è soggetto a sanzione

Recentemente l’Agenzia delle entrate, con la risposta ad interpello n.226/2024, era intervenuta sul corretto utilizzo dell’imposta sostitutiva al 5% spettante solo sulle “native” partite Iva e non su quelle, che per scelta o vincolo normativo hanno iniziato l’attività in altri regimi ordinari per poi passare nel quinquennio agevolato nel regime a forfait. Sono previste sanzioni pesanti e differenziate per i forfettari che hanno usufruito impropriamente dell’imposta sostitutiva al 5%. La pena pecuniaria per l’errata applicazione del regime vuole una sanzione per infedele dichiarazione, che varia dal 90% al 180% delle maggiori imposte dovute per le violazioni cristallizzate ante 1° settembre 2024 e del 70% per quelle successive a detta data. Stessa sorte seguono le regolarizzazioni con ravvedimento operoso che partono dai minimi edittali del 90% o 70%.

29 novembre 2024