Le conseguenze per chi non accetterà il concordato preventivo biennale proposto dal Fisco potrebbero essere pesanti. Il decreto di riforma delle sanzioni tributarie prevede una disciplina più gravosa per i titolari di partita IVA che non aderiranno alla proposta. Si segnala, in particolare, l’articolo 12 relativo alle sanzioni accessorie, che per effetto delle modifiche può disporre la sospensione dell’attività in caso di violazioni in materia di imposte dirette e IVA. Questa eccessiva gravosità è stata fatta presente dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili nel corso dell’Audizione del 27 marzo presso le Commissioni congiunte Giustizia e Finanze della Camera.
12 aprile 2024