La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 46 del 17 aprile 2025, ha stabilito che il legislatore non era obbligato a intervenire retroattivamente sull’aggio di riscossione, pur sollecitato a riformare i meccanismi di remunerazione (sentenza n. 120/2021). La Corte ha chiarito che la sentenza n. 120/2021, pur evidenziando dubbi di costituzionalità, rimetteva al legislatore la discrezionalità su come intervenire, senza imporre una retroattività. Pertanto, la disciplina dell’efficacia temporale rientrava nella discrezionalità del legislatore, che non era tenuto a intervenire retroattivamente per dare seguito all’invito formulato. (Vincenzo D’Andò)
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