La legge di Bilancio per il 2025 ha inserito un meccanismo di decalage delle detrazioni per chi ha redditi superiori a 75mila che si sommano alla riduzione per chi ha redditi superiori a 120mila.
La Legge di bilancio per il 2025 (ex art. 1, comma 10, della L. n. 207/2024) introduce il nuovo art. 16-ter nel TUIR, con efficacia dal 1° gennaio 2025. L’articolo pone un limite al cumulo delle detrazioni IRPEF a seconda:
- del reddito individuale – al netto della deduzione del reddito per abitazione principale – e
- della composizione familiare
Il nuovo limite al cumulo delle detrazioni IRPEF
Quindi oltre al limite di spesa ovvero di detrazione d’imposta previsto dalla specifica norma agevolativa (es.: spese di ristrutturazione, ecobonus e spese veterinarie e tutte quelle dove si prevedono limiti alle spese detraibili) chi conseguirà redditi superiori a Euro 75.000 (oltre al reddito “prima casa”) avrà un limite massimo di detrazione oltre il quale perde le detrazioni previste dalle specifiche norme.
Il decalage delle detrazioni per chi guadagna oltre i 75.000 euro
Questo limite massimo è calcolato partendo da due “importi base” che saranno moltiplicati per coefficienti di composizione familiare come segue:
- primo limite euro 75 mila → 14.000 euro annui
- secondo limite euro 100 mila → 8.000 euro annui
per ottenere il limite di detraibilità complessivo individuale questi “importi base” sono da moltiplicare per uno dei 4 seguenti coefficienti
- 0,50, se nel nucleo familiare non sono presenti figli a carico;
- 0,70, se nel nucleo familiare è presente un solo figlio a carico;
- 0,85, se nel nucleo familiare sono presenti 2 figli a carico;
- 1, se nel nucleo familiare sono presenti più di 2 figli a carico oppure un figlio con disabilità accertata e comunque a carico
Quindi, ad esempio, una persona con 2 figli a carico e reddito di euro 90 mila per il 2025 avrà un limite massimo di detrazione d’imposta pari a 14.000 (sopra 75 e sotto 100 mila) moltiplicato per 0,85, quindi un limite massimo di 11,900 euro.
Gli oneri esclusi dal taglio
Vi sono alcune eccezioni che sfuggono al limite massimo
- sempre:
- le spese sanitarie che daranno sempre diritto alla detrazione d’imposta del 19% per importi che eccedono la franchigia di 129,11 euro
- gli investimenti in start-up innovative
- le somme investite in PMI innovative
- a termine
- quelle già ripartite gli anni scorsi in più annualità (ristrutturazioni edilizie, ecobonus…)
- quelle dipendenti da contratti di mutuo ipotecario per l’acquisto o la costruzione della “prima casa” (ciascun caso coi suoi limiti) e assicurazione sulla vita e per coprire gli immobili da eventi calamitosi già contratte entro il 31/12/2024 (quindi attenzione a “ricontrattare” questi contratti!)
I familiari a carico
Si ricorda che i familiari si considerano a carico se hanno un reddito inferiore ai “vecchi” 5,5 milioni di lire oppure, se di età inferiore a 24 anni, ai 4 mila euro. Es.: figlio con borsa di studio di 3500 euro e privo di altri redditi → a carico.
Il taglio delle detrazioni per chi ha un reddito superiore a 120.001
Infine, seppure in assenza di chiarimenti di prassi, si valuta che debba essere considerato ulteriormente e quale secondo limite per i redditi compresi tra 120.001 e 240.000 euro, ex c 3-bis dell’articolo 15 del TUIR la progressiva riduzione delle detrazioni al crescere del reddito complessivo (fino ad azzerarsi appunto oltre i 240mila euro).
Riferimento Normativo: art. 1, comma 10 della L. n. 207/2024
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Enrico Pozzi
Lunedì 7 Aprile 2025