Ultima occasione per sanare le irregolarità fiscali con il ravvedimento speciale legato al Concordato Preventivo Biennale. La scadenza per aderire è fissata al 31 marzo 2025, con possibilità di versamento in un’unica soluzione o rateizzato. Scopri in questa guida chi può beneficiarne, come calcolare gli importi dovuti e quali sono le modalità di pagamento previste.
L’opzione per il ravvedimento speciale – riservato alle partite IVA che hanno aderito al concordato preventivo – per sanare omissioni e irregolarità dal 2018 al 2022, è esercitabile fino al 31 marzo 2025, con il versamento della prima o unica rata dovuta.
Il ravvedimento speciale 2025
L’art. 2-quater, introdotto in sede di conversione in L. n. 143/2024, del D.L. n. 113/2024, consente ai soggetti che hanno applicato gli indici sintetici di affidabilità fiscale e che hanno aderito al concordato preventivo biennale, di accedere al regime di ravvedimento loro riservato, versando un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali nonché dell’imposta regionale sulle attività produttive (sono esclusi coloro che applicano il regime forfetario).
Norma che ha trovato il provvedimento attuativo da parte del Direttore dell’agenzia delle Entrate (prot. n. 403886 del 4 novembre 2024)[1].
Il legislatore, in particolare, individua anzitutto il metodo di determinazione della base imponibile nonché le aliquote delle imposte sostitutive, ancorando le relative determinazioni al punteggio ISA conseguito nella annualità interessata, precisando in ogni caso che l’imposta non può comunque essere inferiore a 1.000 euro e poi ovviamente regolamenta la relativa procedura, stabilendo tra l’altro le modalità di versamento e alcune fattispecie specifiche di decadenza dal beneficio, oltre che la proroga dei termini di decadenza dell’accertamento.
Il metodo di calcolo
Il primo aspetto da esaminare è il metodo di calcolo degli importi da pagare. In particolare, queste sono le “fasce” individuate per la maggiorazione reddituale da utilizzare come base imponibile dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali rispetto al reddito d’impresa o di