In fase di start-up, l’impresa può detrarre l’IVA sugli acquisti svolti in preparazione della propria attività anche se non si sono registrate ancora operazioni attive?
Una recente sentenza di Cassazione ci ricorda che tali acquisti devono essere funzionali all’iniziativa economica programmata in vista della successiva attuazione.
Ai fini della detraibilità dell’IVA assolta sugli acquisti di beni e sulle operazioni passive occorre accertarne l’effettiva inerenza rispetto alle finalità imprenditoriali, senza che sia tuttavia richiesto il concreto svolgimento dell’attività di impresa, potendo la detrazione dell’imposta spettare anche in assenza di operazioni attive, con riguardo alle attività di carattere preparatorio, purché il bene o il servizio acquisito, anche se non immediatamente inserito nel ciclo produttivo, sia necessario all’organizzazione dell’impresa, ovvero funzionale all’iniziativa economica programmata in vista della successiva attuazione.
La Corte di Cassazione ha chiarito alcuni rilevanti profili in tema di inerenza di acquisti di beni o servizi in caso di attività di carattere preparatorio alla futura iniziativa economica.
Il caso: detrazione IVA negata in assenza di operazioni attive
Nel caso di specie, una società, quale socia unica di cinque distinte società aventi ad oggetto sociale la produzione di energia da fonti rinnovabili, successivamente cessate, impugnava altrettanti avvisi di accertamento, per gli anni d’imposta 2011 e 2012, con cui, per quanto di interesse, l’Agenzia delle Entrate, sul rilievo che le predette società cessate, nel periodo di attività, non avevano posto in essere alcuna operazione attiva, negava il diritto alla detrazione dell’IVA sugli acquisti effett