Analisi del credito d’imposta per le imprese che acquistano prodotti riutilizzabili o biodegradabili/compostabili mira a ridurre l’uso di plastica monouso. Il contributo copre il 20% delle spese sostenute, fino a 10.000 euro annui, ed è utilizzabile tramite modello F24. Non è cumulabile con altre agevolazioni
Come noto il Decreto Legislativo n. 196/2021, emanato in attuazione della Direttiva UE n. 2019/904 per la riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, ha previsto il riconoscimento di un credito d’imposta nel limite massimo di euro 3 milioni per il 2022, 2023 e 2024, a favore delle imprese che acquistano e utilizzano prodotti riutilizzabili, biodegradabili o compostabili in alternativa alla plastica monouso.
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 87 del 13 aprile 2024, il decreto 4 marzo 2024 del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che regola i criteri e modalità di applicazione e di fruizione dello specifico “ credito d’imposta” alle imprese, al fine di promuovere l’acquisto e l’utilizzo di materiali e prodotti alternativi a quelli in plastica monouso assegnando criteri di priorità ai prodotti destinati a entrare in contatto con gli alimenti.
IL CREDITO D’IMPOSTA PER L’ACQUISTO DI PRODOTTI ALTERNATIVI ALLA PLASTICA: PUNTI FOCALI
Come detto in premessa il contributo è riconosciuto, sotto forma di credito d’imposta, alle imprese che acquistano e utilizzano prodotti che sono riutilizzabili o realizzati in materiale biodegradabile e/o compostabile, certificato secondo la normativa UNI EN 13432:2002.
Soggetti beneficiari del credito d’imposta
I soggetti beneficiari sono le imprese che acquistano e utilizza