La dichiarazione dei redditi prevede termini di presentazione specifici, con modalità diverse per modelli 730, Redditi PF e soggetti IRES. Anche dopo la scadenza delle dichiarazioni 2024 (anno 2023), è possibile correggere errori tramite dichiarazione correttiva, se nei termini, o dichiarazione integrativa, se oltre i termini.
Da considerare anche l’opportunità di adesione al CPB entro il 12 dicembre 2024. Di seguito, un approfondimento sulle opzioni disponibili per gestire correttamente eventuali modifiche.
La dichiarazione dei redditi: termini di presentazione
La dichiarazione dei redditi può essere (Art. 2, del D.P.R. 22 luglio 1998 n. 322):
- presentata, per il tramite di un ufficio delle Poste italiane S.p.a., tra il 1° maggio ed il 30 giugno dell’anno successivo a quello di riferimento (per le dichiarazioni delle persone fisiche);
- inviata direttamente online o rivolgendosi a Centri di assistenza fiscale (Caf), a professionisti abilitati o al sostituto d’imposta (cioè al proprio datore di lavoro), entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello di riferimento, se si tratta di mod. 730;
- inviata direttamente online o rivolgendosi a Centri di assistenza fiscale (Caf) e professionisti abilitati, entro il 31 ottobre dell’anno successivo a quello di riferimento, se si tratta del modello Redditi PF;
- trasmessa telematicamente, entro il 31 ottobre dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo di imposta (quando il periodo d’imposta coincide con l’anno solare), se si tratta di soggetti IRES;
- trasmessa telematicamente, entro l’ultimo giorno del decimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta (quando il periodo d’imposta non coincide con l’anno solare), per i soggetti IRES.
La dichiarazione correttiva
È quella dichiarazione prodotta nei termini normali di presentazione dei redditi, tanto è vero che non è soggetta ad alcuna sanzione. Da questa dichiarazione, può risultare, rispetto alla prima dichiarazione present