La riforma fiscale introduce nel reddito dei lavoratori autonomi alcuni principi tipici del lavoro dipendente, anche nel calcolo. Oggi analizziamo come la nuova base imponibile del reddito di lavoro autonomo influisce sulle liberalità ricevute dai professionisti: il panettone regalato al Commercialista a Natale sarà considerato reddito imponibile?
L’art. 6 del Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri in data 30 aprile 2024 ridetermina la latitudine della base imponibile del reddito di lavoro autonomo raccordandola all’onnicomprensività del reddito di lavoro dipendente.
La base imponibile per il reddito di lavoro autonomo: le novità dalla Riforma Fiscale
Per agevolare la comprensione della modifica appare utile riportare entrambi i testi di legge ante e post riforma:
Ante riforma (ancora in vigore):
“Il reddito derivante dall’esercizio di arti e professioni è costituito dalla differenza tra l’ammontare dei compensi in denaro o in natura percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di partecipazione agli utili e quello delle spese sostenute nel periodo nell’esercizio dell’arte o della professione…”.
Post riforma:
“Il reddito derivante dall’esercizio di arti e professioni è costituito dalla differenza tra tutte le somme ed i valori in genere percepiti nel periodo d’imposta in relazione all’attività artistica o professionale e l’ammontare delle spese sostenute nel periodo stesso nell’esercizio dell’attività salvo quanto stabilito nel presente articolo…”.
Il disallineamento dei criteri alla base della rilevanza del reddito di lavoro autonomo ante e post riforma appare di evide