La società semplice, spesso utilizzata come holding o cassaforte di beni familiari, a volte è soggetta a usi impropri. Nell’esaminare il caso del “sandwich”, una sub-holding tra una top holding srl e società operative, vediamo come l’uso lecito ed illecito di questa struttura influenzi la tassazione. Quali le implicazioni fiscali e i possibili abusi di questa strategia?
Come anticipato nella prima parte, la società semplice può fungere da holding o cassaforte di beni familiari, ma può essere utilizzata in modo distorto. Un esempio è rappresentato dal caso del “sandwich”, una sub-holding tra una top holding srl e società operative o immobiliari.
Nell’esaminare il regime impositivo dei dividendi pagati dalle operative alla società SRL holding e da questa ai soci, come emerge dai conteggi proposti, il dividendo non subisce ritenute in uscita in occasione del pagamento dalle srl operative/immobiliari, alla holding srl.
Quest’ultima assoggetterà il dividendo a tassazione, secondo il principio di cassa, sul 5% del suo ammontare.
Ne consegue che l’Ires, ordinariamente applicata nella misura del 24%, risulterà pari a 12.
A questo punto, senza considerare l’accantonamento alla riserva legale, si ipotizza di distribuire integralmente il dividendo ai soci persone fisiche.
La tassazione complessiva risulta pari al 26,9%. Ciò fa comprendere come la holding determini un, seppur leggero, appesantimento della tassazione. In mancanza di questa, infatti, i dividendi avrebbero scontato esclusivamente la tassazione alla fonte del 26%.
L’uso lecito del sandwich
Si consideri a questo punto una co