Detrazione spese ristrutturazione in caso di decesso del proprietario

Come viene gestita la detrazione delle spese di ristrutturazione in caso di decesso del proprietario: diventano detraibili per gli eredi? Con quali regole?

In pieno periodo di dichiarazioni, riteniamo utile ripresentare la soluzione ad una domanda che si verifica abbastanza spesso: il caso è quello di un contribuente che ha sostenuto per la sua casa in proprietà delle spese di ristrutturazione al 50% con il coniuge.

A causa del decesso di uno dei coniugi, avvenuto nel 2023, diventano eredi dell’immobile oggetto dell’intervento il coniuge superstite e il figlio, che accettano l’eredità.

Detrazione spese ristrutturazione in caso di decesso del proprietario

La domanda che ci si pone è quindi di sapere a chi spetti la detrazione delle spese per gli interventi considerando che esse sono state sostenute da entrambi i coniugi?

Al riguardo, occorre rifarsi ancora una volta alla norma. L’art. 16-bis, comma 8, del Tuir prevede che

“In caso di vendita dell’unità immobiliare sulla quale sono stati realizzati gli interventi…, la detrazione non utilizzata in tutto o in parte è trasferita per i rimanenti periodi di imposta, salvo diverso accordo delle parti, all’acquirente persona fisica dell’unità immobiliare. In caso di decesso dell’avente diritto, la fruizione del beneficio fiscale si trasmette, per intero, esclusivamente all’erede che conservi la detenzione materiale e diretta del bene”.

Dal canto suo, l’Agenzia delle Entrate ha affermato che (circolare MEF n. 95/2000 al paragrafo “2.1.14” “Cessione di immobile – spettanza della detrazione – criteri“) che va fatto riferimento, per comprendere la spettanza della detrazione, a chi risulta proprietario dell’immobile, che é stato oggetto dell’intervento agevolato, al 31.12. L’affermazione, benché espressamente riferita al caso di cessione, è senz’altro estendibile a quello di decesso.

Nel caso in cui la cessione (o decesso) avvenga prima del 31/12/20XX, la detrazione della spesa per l’anno 20XX spetterà all’acquirente (o agli eredi), mentre se successiva, per l’anno 20XX spetterà al venditore (o de cuius).

E nel modello redditi 2024?

Pertanto, la detrazione della quota 2023 spetta agli eredi (coniuge superstite e figlio) che al 31.12.2023 detengono l’immobile.

 

NdR. La dichiarazione dei redditi e la detrazione delle spese di ristrutturazione sulle parti comuni condominiali

 

Danilo Sciuto

Giovedì 1 Agosto 2024