Il Debt Service Coverage Ratio (DSCR) è un indicatore finanziario che valuta la capacità di un’impresa di coprire i debiti con il proprio reddito operativo. È essenziale per investitori e creditori per determinare la solidità finanziaria di un’azienda e la sua abilità nel gestire gli impegni finanziari. Un DSCR superiore a 1, ad esempio, suggerisce una buona capacità di rimborso dei debiti, mentre un valore inferiore a 1 può indicare rischi finanziari. Vediamo quanto questo strumento risulti affidabile per valutare la salute finanziaria di un’azienda.
Uno degli aspetti più importanti nella gestione delle imprese è la capacità dell’impresa di produrre flussi cassa in entrata superiori ai flussi di cassa in uscita. Si tratta di una misurazione essenziale per qualunque stakeholder che voglia stabilire la convenienza a mantenere un determinato investimento.
Con l’introduzione del Codice della Crisi di Impresa, il tema della misurazione della sostenibilità del debito, in specie a breve termine, è divenuto un passaggio essenziale per stabilire se le imprese, in ossequio all’art. 2086 del codice civile, sono dotate di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili che forniscano quelle informazioni utili per misurare la capacità dell’impresa di sostenere il debito. In questa direzione si pone il Debt Service Coverage Ratio (in sigla DSCR) un KPI, vale a dire un indicatore di performance finanziaria che ponga a rapporto il flusso di cassa netto proveniente dalla gestione operativa (al netto delle imposte) con la sommatoria dei flussi di cassa complessivi (capitale e interessi) prodotti dall’indebitamento.
NdR: vedi anche: La Direttiva CSRD e il Bilancio di Sostenibilità: Impatti e Opportunità per le PMI
Alcune premesse sul Debt Service Coverage Ratio (DSCR)
Nella presentazione del tema del Debt Service Coverage Ratio (in sigla DSCR) questo parametro è stato definito come parametro ave